Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 21 dicembre in un click: Frode fiscale da 60 milioni a Como e molto altro
La Camera ha bocciato il Meccanismo europeo di stabilità, mentre sul territorio nazionale diversi i fatti di cronaca.
La Camera boccia il Mes
La Camera ha bocciato la ratifica della modifica del Meccanismo europeo di stabilità, respingendo il trattato sul Mes. I voti a favore sono stati 72, i contrari 184, gli astenuti 44, bocciando il primo articolo del testo. Nell’Aula della Camera a favore della ratifica del Mes hanno votato i deputati del Pd, Iv e Azione. Contro hanno votato Fdi, Lega e M5S. Ad astenersi sono stati i deputati di FI, Avs e Noi Moderati. Matteo Salvini ha detto: “Sul Mes la Lega non ha mai cambiato idea in vent’anni, è uno strumento inutile se non dannoso che porterebbe un lavoratore italiano a dover mettere dei soldi per salvare una banca tedesca. Non penso sia utile e siccome il Parlamento è sovrano, il Parlamento vota in base all’interesse nazionale italiano: i tedeschi fanno gli interessi tedeschi, noi quelli degli italiani. La posizione della Lega è sempre stata e continua a essere chiara”.
Como, frode fiscale da 60 milioni di euro
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Como, su disposizione della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione al sequestro preventivo di 11,7 milioni di euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, nei confronti di 6 indagati per reati fiscali. Le indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria scaturiscono da un’attività d’intelligence effettuata nei confronti di una S.r.l. della provincia lariana che, dal 2019, ha iniziato a manifestare alcuni indici di anomalia meritevoli di essere investigati. In particolare l’azienda aveva, in un primo momento, mutato radicalmente il proprio oggetto sociale transitando nel settore del “commercio all’ingrosso di apparecchiature e software informatici”, per poi incrementare in modo esponenziale e sospetto il proprio volume d’affari. A tale incremento non è corrisposto però il pagamento delle imposte dovute, avendo la S.r.l. omesso di presentare le prescritte dichiarazioni fiscali per importi di svariati milioni di euro.
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Operazione antimafia “Mondo Opposto”. 29 arresti per estorsione, violenza privata, detenzione di armi ed altro
Alle prime ore di stamattina, in questa provincia ed in altre località del territorio nazionale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, sulla base della richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A., a carico di 29 soggetti (25 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 1 sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio svolto), gravemente indiziati, a vario titolo, dei delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, favoreggiamento personale, violenza privata, minaccia e minaccia a pubblico ufficiale, illecita concorrenza con minaccia e violenza, incendio, porto e detenzione di armi e munizionamento, ricettazione e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
L’odierna indagine, avviata dai Carabinieri nel dicembre 2020 e coordinata dalla locale Procura della Repubblica – D.D.A., ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario condiviso dal G.I.P. nella suindicata ordinanza restrittiva. Secondo tale provvedimento sussistono gravi indizi per affermare l’esistenza e la piena operatività dell’organizzazione criminale denominata “Cosa Nostra” nel territorio di Niscemi, immortalando un contesto territoriale caratterizzato da uno spietato ricorso alla violenza e all’imposizione del pizzo a commercianti ed imprenditori. L’attività d’indagine avrebbe consentito di tracciare l’evoluzione strutturale ed operativa della famiglia di Niscemi, identificarne i consociati ed i ruoli da costoro ricoperti. Inoltre dalle indagini sarebbe emersa la disponibilità del gruppo criminale di armi, nonché la commissione di reati da parte di soggetti sottoposti a misure di prevenzione personale. Tra i soggetti colpiti dalla misura cautelare figurano un poliziotto in pensione (agli arresti domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa) e un carabiniere in servizio (sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di un anno per il reato di favoreggiamento aggravato).