Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie dell’11 luglio in un click. Si torna a parlare del caso Emanuela Orlandi
Si torna a parlare del caso Emanuela Orlandi e questa volta per un carteggio segreto in cui si accusa uno zio acquisito di abusi sulla sorella di Emanuela. Al via oggi il vertice Nato e poi l’arresto della donna tedesca che ha investito e ucciso tre persone.
Vertice Nato, al via oggi a Vilnius in Lituania
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l’11 e 12 luglio partecipa a Vilnius, in Lituania, al Vertice dei Capi di Stato e di Governo della NATO. Al centro dei lavori la guerra in Ucraina e la sua annessione alla Nato. “Sembra che non ci sia disponibilità né a invitare l’Ucraina nella Nato né a renderla membro dell’Alleanza. Ciò significa che c’è ancora la possibilità che l’adesione dell’Ucraina alla Nato sia da negoziare con la Russia. E per la Russia, questo si traduce in una motivazione per continuare il suo terrore. L’incertezza è debolezza. E ne discuterò apertamente al vertice”, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il futuro dell’Ucraina è nella Nato, ne sono tutti convinti, ma la sua adesione non sarà così veloce come auspicata da Zelensky. Inoltre, per la Russia “è molto pericoloso per la sicurezza europea”.
Incidente di Santo Stefano di Cadore, arrestata la responsabile
Angelika Hutter è stata arrestata per l’omicidio stradale dove sono morte tre persone, tra cui un bimbo di 2 anni. “L’accertamento fatto sul telefono cellulare che aveva con sé, dall’esame della cronologia non evidenzia alcun contatto telefonico al momento dell’incidente e nemmeno prima – ha detto il procuratore -. Apparentemente se l’esame, che poi verrà approfondito con una consulenza giuridico forense, è corretto, non stava telefonando e, quindi, l’ipotesi della distrazione da uso di telefono cellulare andrebbe al momento esclusa”. “Possiamo dire che, secondo i primi accertamenti conseguenti l’analisi dei video e di due testimonianze, Hutter viaggiava a una velocità costante, ad almeno 80 chilometri orari. Le telecamere hanno ripreso l’auto e 4 secondi dopo, una volta fuori dal cono delle riprese, si sentono i due forti rumori relativi all’impatto. Sappiamo che non sono stati rilevati segni di frenata”, ha poi aggiunto. Infine, ha concluso: “Ovviamente per capire, dato queste zone d’ombra molteplici, sarebbe molto importante avere il contributo diretto della Hutter e cioè ci dovrebbe spiegare che cosa è accaduto. Al momento la donna ha riferito di non ricordare alcunché di quello che è successo”.
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Pietro Orlandi contro le ultime illazioni sulla scomparsa della sorella
Pietro Orlandi ha reagito con sdegno alla notizia trapelata e riguardante uno zio acquisito che avrebbe abusato della sorella Natalina. La vicenda sarebbe stata messa a verbale dalla stessa interessata e indagata dal Vaticano, ma tale pista è stata poi abbandonata. Inoltre, sarebbe emerso anche un legame con il Sisde. Pietro Orlandi ha annunciato una conferenza stampa nel pomeriggio e ha detto: “Hanno superato il limite”. A rispondergli però è anche padre Maurizio Patriciello, che su Facebook gli scrive una lettera:
A PIETRO ORLANDI
Caro Pietro, non sai quanto bene io voglia a te e alla tua famiglia.
Con voi soffro per la tragedia immensa occorsa alla vostra cara Emanuela.
Con voi condivido l’ansia di arrivare quanto prima alla verità.
Con voi ho accolto con gioia la notizia che sia in Vaticano che in Italia si sta lavorando alacremente per mettere finalmente la parola fine a questo strazio che ha lacerato la tua famiglia e noi.
Permettimi, però, di dirti che non ho apprezzato le tue parole riguardo le ultime notizie. Se si indaga, occorre farlo a 360 gradi. Senza tralasciare niente. Ma proprio niente. Non è questo che tu stesso hai sempre chiesto?
Nel farlo possono sbucare fuori indizi che riguardano chicchessia. Sono ipotesi investigative.
Mi rendo conto che non è bello sentire che anche su vostro zio emerge qualche dubbio da approfondire. Che male c’è? Lasciamo fare agli inquirenti. Se è innocente la sua innocenza emergerà e la strada per arrivare alla verità sarà sempre più sgombra.
Non credo, però, che sia giusto, da parte tua, offendere il Promotore di Giustizia Vaticano e il Procuratore della Repubblica di Roma per avere osato gettare lo sguardo anche su un membro della famiglia Orlandi.
Non puoi dire: “ Sono arrabbiato, furioso… Hanno passato il limite come non mai…”.
Ripeto. Capisco e condivido un dolore lungo 40 anni. Ma adesso che tutti sono decisi ad arrivare fino in fondo, pur soffrendo, occorre anche lasciare lavorare con serenità chi è chiamato a farlo. A te, alla tua cara mamma, alla tua famiglia, un grande abbraccio e la mia sacerdotale benedizione. Padre Maurizio Patriciello.