Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 23 giugno in un click: la scomparsa di Kata e gli altri fatti di cronaca
Questo 23 giugno si è aperto con la tragica notizia del sottomarino Titan imploso e la conseguente morte di tutti gli occupanti. Novità arrivano dall’ex albergo Astor, dove in seguito alla perquisizione è emersa una stanza segreta. Infine, novità dal processo sulla strage di Samarate.
Titan, imploso il sottomarino, morti i passeggeri
Sono tutti morti i passeggeri del Titan, il sottomarino che a scopo turistico esplorava il relitto del Titanic. A dare l’annuncio ufficiale è stata la Guardia costiera e l’azienda proprietaria del sottomarino. Sulle cause dell’incidente solo ipotesi, ma la più accreditata è quella di una implosione dovuta a problemi legati alla pressione. Il robot utilizzato per scandagliare il fondale ha individuato i rottami e il primo ad essere stato avvistato sarebbe la coda del sottomarino. Inoltre, si pensa che l’implosione si avvenuta già domenica e i rumori captati fossero quelli del rottame.
Leggi anche: CODICE DELLA STRADA, IN ARRIVO LE NUOVE REGOLE
Kata, dalle perquisizioni emerge un nuovo elemento
Dalle perquisizioni effettuate all’ex albergo Astor nei giorni precedenti sarebbe stata scoperta una stanza sotterranea che sarebbe stata adibita a laboratorio rudimentale per la produzione di droghe. Gli elementi raccolti, porterebbero su quella strada, avvalorando sempre di più l’ipotesi del racket. A dare la notizia è stato il programma “Mattino Cinque”, che ha mostrato anche l’apertura da cui la bambina sarebbe stata portata fuori dall’albergo. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza dell’intera città. «Le telecamere installate dal Comune a Firenze sono circa 1.600 e sono a disposizione delle forze dell’ordine — ha detto il sindaco Dario Nardella ospite di una trasmissione televisiva su Rai 1 – Non possiamo perdere la speranza di ritrovare Kata». Durante l’assemblea del clero fiorentino a Montesenario a Kata è andato anche il pensiero dell’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, che ha esortato a pregare per lei: «È al primo posto nel nostro cuore».
Strage di Samarate, chiesto l’ergastolo per l’imputato
Alessandro Maja è l’imprenditore di Samarate (Varese) che nel maggio 2022 ha ucciso la moglie Stefania Pivetta e la figlia Giulia di 16 anni, e ha gravemente ferito il figlio maggiore Nicolò. Oggi, il pm di Busto Arsizio (Varese) ha chiesto la condanna all’ergastolo. «Spero che abbia la pena che merita, ho pensato a mia madre e mia sorella», è stato il commento di Nicolò, sopravvissuto dopo una serie di interventi chirurgici e oggi in carrozzina. Il verdetto della Corte d’Assise del Tribunale di Busto Arsizio è atteso per il prossimo 21 luglio.
