Sudan, annunciata la tregua di tre giorni. Fino ad ora sono stati 600 i morti accertati negli scontri armati
La situazione in Sudan sembra di calma apparente, nonostante la tre giorni di tregua.
L’Unione europea sta intensificando i contatti per ottenere un cessate il fuoco in Sudan, al fine di evacuare via terra circa 1.500 cittadini dell’Unione rimasti bloccati nei combattimenti in corso nella capitale del Paese Karthum.
“L’evacuazione non potrà avere luogo mediante l’aeroporto, che è chiuso, ma per via terrestre, e abbiamo bisogno a questo scopo di un cessate il fuoco di tre giorni”, ha spiegato. “Le condizioni di sicurezza non sono tali da considerare questa operazione al momento, ma quando il momento verrà saremo pronti”.
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Fino ad ora sono oltre 600 le vittime e 3.500 i feriti degli scontri iniziati lo scorso 15 aprile. A riferirlo è il ministero della Sanità sudanese a Khartum. Fra i morti ci sono 4 operatori umanitari Onu e un cittadino americano.
Il ministro Tajani ha detto: “Il nostro ambasciatore è in azione, sta lavorando intensamente ed è stata ricostituita un’unità di lavoro presso la sua residenza, c’è una rete di contatto che permette a tutti gli italiani in Sudan di essere raggiunti, un numero importante di loro è radunato presso la residenza dell’ambasciatore”. “Invitiamo le due parti” in conflitto in Sudan “ad avere un cessate il fuoco più duraturo possibile perché vogliamo che si raggiunga la possibilità di un dialogo”, ha aggiunto Tajani.