Imprenditore russo arrestato all’aeroporto di Malpensa. Ecco perché era ricercato da tempo dagli Stati Uniti
L’ambasciata della Federazione russa in Italia ha reso noto l’arresto in Italia di Artem Uss. L’imprenditore russo è stato fermato all’aeroporto di Malpensa su ordine di ricerca degli Stati Uniti. L’uomo, figlio del governatore del territorio di Krasnoyarsk, Alexander Uss, è accusato insieme ad altre quattro persone di aver eluso le norme che prevedono le sanzioni e di riciclaggio di denaro.
Alla notizia dell’arresto, il governatore Alexander Uss ha scritto su Telegram: «La fornitura di prodotti petroliferi, attrezzature pubbliche e mezzi tecnici, liberamente venduti e acquistati in tutto il mondo, viene improvvisamente dichiarata illegale dalle autorità americane. Come mai? Solo perché è fatto per il bene della Russia. La connotazione politica di queste accuse è ovvia».
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L’arresto è scattato in seguito ad un controllo di routine sui passeggeri in partenza per l’Asia. Al controllo del passaporto è risultato un mandato di cattura internazionale per fini «estradizionali» su richiesta delle autorità statunitensi che lo ricercavano per reati finanziari commessi negli Usa.
Attualmente l’uomo si trova in carcere a Busto Arsizio a disposizione dell’autorità giudiziaria di Milano, competente per materia, in attesa della decisione del giudice per l’eventuale estradizione.