Marmolada, il crollo del seracco provoca 6 morti. Ci sono feriti e dispersi. Sono ancora in corso le ricerche
Sono ancora in corso le ricerche delle persone coinvolte nel crollo del seracco del ghiacciaio della Marmolada. In campo ci sono squadre speciali dei vigili del fuoco, ma anche del Soccorso alpino. Impiegati elicotteri, unità cinofile e droni con dispositivi termici. La speranza è di ritrovare altri superstiti, ma il bilancio dei morti potrebbe salite. Purtroppo le ricerche sono difficili da effettuare per la pericolosità della zona.
Attualmente i morti accertati sono sei, i ferito 8, di cui due gravi, mentre i dispersi sono almeno 20. I soccorritori hanno messo a disposizione un numero di emergenza per chi non vede rientrare a casa i propri cari e che potrebbero essere coinvolti nel crollo.
Gli escursionisti sono stati colpiti da ghiaccio e detriti di roccia che in pochi attimi hanno raggiunto la velocità di 300 km orari. Chi era a valle non ha avuto scampo. I feriti erano ai margini del crollo e sono stati sbalzati dall’onda d’urto provocata dallo spostamento del ghiacciaio. Chi, invece, aveva già raggiunto la vetta si è salvato miracolosamente.
Due sono le cordate travolte e oltre agli escursionisti, vi erano anche le guide. Tutte le persone coinvolte erano esperte di alpinismo e scalate. Il premier Draghi, appresa la notizia, ha espresso il proprio cordoglio attraverso un messaggio ufficiale:
“Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada. Il Governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti. Il Presidente Draghi è costantemente informato sull’andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dal soccorso alpino, dai vigili del fuoco, dalle autorità locali, che ringrazia per il loro incessante lavoro”.