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Pozzuoli, indagato l’ex sindaco Figliolia: l’accusa

L’ex sindaco accusato di peculato e concussione sessuale

«Buoni spesa in cambio di incontri hot in Municipio»: l’accusa del Pubblico Ministero è quella di peculato e concussione sessuale nei confronti dell’ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. Secondo la Procura i fatti risalgono all’inizio del 2022 e vedrebbero coinvolti anche una donna. Secondo l’accusa l’ex sindaco avrebbe ceduto dei buoni spesa emessi dal Comune di Pozzuoli durante la pandemia a una donna in cambio di rapporti sessuali avvenuti nel suo ufficio in Municipio, da qui l’accusa di peculato. Grazie al decreto di perquisizione la circostanza è emersa grazie alle telecamere nascoste dalla Guardia di finanza nella stanza del sindaco che già stava indagando su di lui per via di un inchiesta su abusi di appalto nel Rione Terra.

Gli episodi contestati all’ex sindaco di Pozzuoli sono tre e risalgono ai primi mesi del 2022. La donna, sottolineano nel decreto i pm Stefano Capuano e Immacolata Sica, peraltro non avrebbe avuto diritto ai buoni spesa perché già beneficiava del reddito di cittadinanza.

Quanto alla sussistenza del fumus del reato di concussione sessuale — scrivono i magistrati come riporta Il Corriere del Mezzogiorno — si osserva brevemente che in tutte le occasioni di incontro sopra indicate la donna ha sempre manifestato il proprio disagio economico chiedendo espressamente aiuto, in tal senso, al sindaco, ancorché non con specifico riferimento alla richiesta dei buoni ricevuti ed il sindaco ha sempre palesato di essere ben a conoscenza della sua condizione di difficoltà economica»”.

Per quanto riguarda il peculato, invece, la signora è indagata in concorso con Figliolia ed è già stata interrogata dai magistrati.

Antonio Cacciapuoti

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