La Corte Costituzionale decreta il via libera per l’attribuzione del cognome della madre alla nascita del figlio
Attribuire il cognome della madre alla nascita del figlio per la Corte Costituzionale è possibile. La decisione arriva dopo che una coppia si è vista negare l’attribuzione presso il Comune di appartenenza del cognome della madre al terzo figlio.
Dopo la sconfitta al primo grado di giudizio, gli avvocati della coppia hanno sottoposto la vicenda alla Consulta. La Corte d’appello di Potenza aveva dichiarato «rilevante e non manifestamente infondata» la questione.
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Per la Corte Costituzionale è «discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre» e ha precisato che «la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dei medesimi concordato, salvo che essi decidano di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due». «Grazie alla Corte Costituzionale, un altro passo in avanti verso l’effettiva uguaglianza di genere nell’ambito della famiglia», ha commentato la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia.
Alla decisione della Corte Costituzionele gli avvocati Domenico Pittella e Giampaolo Brienza hanno commentato: «Storico risultato. La pronuncia della Corte Costituzionale sul cognome del nato rappresenta una piccola rivoluzione».
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