Alija Hrustic, dall’ergastolo a 28 anni per l’uccisione del figlio Mehmed. La decisione della Corte di Appello
Alija Hrustic è il 26enne di origine croata accusato di avere ucciso suo figlio Mehmed di 2 anni e 5 mesi nel maggio 2019 a Milano, reato per cui è stato condannato all’ergastolo.
La Corte di Appello ha portato la pena dell’ergastolo a 28 anni. Tra le motivazioni, riportate dal Corriere della Sera, si legge: «Il calcio, la spinta, o qualsivoglia gesto violento abbia fatto cadere la piccola vittima, è stato l’ultimo oltraggio infertogli non diverso dalle numerose percosse che avevano lasciato le ferite sul suo cadavere».
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Alla base della riduzione di pena, la rivalutazione da omicidio volontario in quello di maltrattamenti pluriaggravati culminati nella morte del bambino. Tra le motivazioni, si legge sempre sul Corriere della Sera, dicono che “«la violenza genetica della frattura cranica» e le altre lesioni «si inseriscono perfettamente in una “unitaria condotta di maltrattamenti”», mentre le ustioni ai piedini del bambino vengono ricondotte dalla Corte a «un incidente domestico»“.
Tuttavia, l’Appello ha riconosciuto l’aggravante della crudeltà: “anche in tal caso (cioè del presunto incidente domestico, ndr) è stata insensibile scelleratezza essersi limitati ad una rozza bendatura invece di precipitarsi al primo posto di pronto soccorso per una medicazione professionale», e che «avere ignorato il dolore insopportabile che provocano ustioni così profonde, che impediscono di poggiare i piedi a terra senza spasmi lancinanti, è espressione di spietatezza»”.