Home » Massacro di Bucha, gli ordini ai soldati: «Prima li interrogate, poi li uccidete»

Massacro di Bucha, gli ordini ai soldati: «Prima li interrogate, poi li uccidete»

Massacro di Bucha, gli ordini dati ai soldati russi per eliminare la popolazione civile: «Prima li interrogate, poi li uccidete»

«Prima li interrogate, poi li uccidete», sarebbe questo uno degli ordini dati ai soldato russi di stanza a Bucha. La frase sarebbe emersa dalle intercettazioni dell’intelligence tedesca. A renderlo noto è il Corriere della Sera, che cita il giornale tedesco Der Spiegel, il quale ipotizza che la strage di civili faccia parte di un piano “premeditato”. Una sorta di un “piano di sterminio” che ha l’obiettivo “di seminare il terrore tra la popolazione civile per aumentare la probabilità di una resa dell’Ucraina”.

Leggi anche: UCRAINA, 2000 BAMBINI E RAGAZZI SCOMPARSI: VITTIME DI TRATTA O PROSTITUZIONE

Le intercettazioni, inoltre, rivelerebbero ordini di eliminazione che coinciderebbero con le immagini dei civili trovati privi di vita in strada. Il Corriere della Sera aggiunge che le informazioni raccolte dall’intelligence tedesca “individua come esecutori materiali delle atrocità i membri del Gruppo Wagner, una compagnia di mercenari assoldati dal governo russo alla quale sono state attribuite atrocità simili avvenute in Siria“.

Il gruppo Wagner avrebbe sostituito l’esercito di soldati russi, composto soprattutto da giovani, che avevano iniziato l’occupazione della città.

Fonte immagine: https://twitter.com/MarcoFattorini/status/1512018851550179332/photo/1

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

Lascia un commento

Torna in alto