“Il tornello dei dileggi”, l’esordio letterario di Salvatore Massimo Fazio è una lettura sarcastica della società contemporanea
“Il tornello dei dileggi” è l’opera di esordio in campo letterario di Salvatore Massimo Fazio, edito da Arkadia Editore nella collana Eclypse. Un’opera relativamente breve, parliamo di appena cento pagine, ma dal testo particolarmente inteso.
Fazio racconta, attraverso la voce narrate di osservatore acuto, le vicende di diversi personaggi ora ironici, ora tragici, che hanno come scenario diverse città, Roma, Milano, Catania, Torino, Madrid. Il romanzo si apre con Adriana, Paolo e Giovanna, un triangolo amoroso costellato di tensioni emotive, passioni e addii…che però celano una sorpresa.
Così la voce narrante ci presenta Adriana: “A Catania sentirsi straniera nella propria città. Ma Adriana è fuori posto ovunque, dice di sé allo specchio, in un mattino di terrore e Scirocco”.
Paolo, invece, ci viene presentato in questo modo: “Di professione consulente filosofico, Paolo aveva a che fare con poche persone che rinunciavano all’analisi a favore del sostegno alla persona tramite la Filosofia”.
Fin dalle prime battute assistiamo ad una trama avvincente, che tiene il lettore incollato alle pagine fino a portarlo ad un finale inaspettato. I protagonisti, grazie allo stile ricercato e ricco di virtuosismi, ci mostrano uno spaccato di vita vivo, con una serie di sfumature che ne arricchiscono ogni aspetto.
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Non una storia e basta, “Il tornello dei dileggi” è una lettura sarcastica della società contemporanea, in cui trovano spazio musica, spettacolo, sport e politica; grazie ad un uso sapiente dell’ironia, capovolge i miti e i temi comuni giungendo ad una conclusione che sovverte letteralmente il punto di partenza.
Con questo libro, Fazio compie un vero e proprio esercizio di stile, ma non parliamo di un’operazione vuota, ma carica di significato e, probabilmente, frutto della sua lunga esperienza in ambito filosofico e pedagogico.