Guerra Russia-Ucraina, dai negoziati al fronte, ecco la situazione attuale sul fronte dei combattimenti al nono giorno
Il secondo round di colloqui di mediazione tra le delegazioni russa e ucraina si è tenuto nella regione di Brest, in Bielorussia. Il capo delegazione russo, Vladimir Medinsky, ha parlato di “progressi significativi” nelle trattative. Non è dello stesso parere la delegazione ucraina, rivelando che l’unico punto dove si è raggiunto un accordo, riguarda il cessate il fuoco temporaneo per permettere la creazione di corridoi umanitari per garantire ai civili di sfollare e dare rifornimenti.
Nessun progresso, invece, per gli altri temi sul tavolo, ovvero quelli riguardanti gli aspetti tecnico-militari e politici della crisi in Ucraina. Ma si attende un terzo incontro, che sarebbe già stato concordato.
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Sul fronte dei combattimenti, i bombardamenti e l’avanzata russa, non c’è tregua. La scorsa notte è stata presa dai russi la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell’Ucraina. Continuano anche gli sforzi diplomatici. A mediare è sempre il presidente Macron, che ha riferito di come il “peggio” dello scontro bellico deve ancora arrivare.
Il presidente Putin ha parlato nella giornata di ieri, 3 marzo, dichiarando la ferma volontà di continuare sulla strada della conquista ucraina, considerando quello stato parte della Russia, ma le mire espansionistiche di Putin – anche se è ancora presto per dirlo – potrebbero anche andare oltre il territorio ucraino e orientarsi verso la Moldavia e la Polonia.