Silvia Tortora, la figlia di Enzo, è morta a 59 anni in una clinica privata di Roma. Una lunga e importante carriera nel giornalismo
La giornalista Silvia Tortora si è spenta in una clinica romana a soli 59 anni. Figlia di Enzo Tortora e della sua seconda moglie Miranda Fantacci, Silvia aveva intrapreso la carriera del padre.
Dal 1985 aveva iniziato la collaborazione in Rai e in importanti programmi televisivi, come Mixer di Giovanni Minoli e dal 2004, sempre con Minoli, ha collaborato con il programma La storia siamo noi. Tra le puntate su cui ha lavorato si ricordano quelle su Mia Martini, Renato Vallanzasca, Il Terremoto a San Giuliano di Puglia, Francesco Totti, Vendute (storia di baby prostitute), C’era una volta Portobello (la storia di un programma e di un uomo, Enzo Tortora), Corrado (il grande inventore della Corrida), La prima vittima (storia di Luigi Calabresi), e Non ci resta che Benigni (storia del comico toscano).
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Inoltre, ha lavorato al settimanale Epoca dal 1988 al 1997. Nel 1999 ha vinto il Nastro d’argento al Festival di Taormina come “migliore soggetto cinematografico” con il film di Maurizio Zaccaro, Un uomo perbene.
Nel 2002 ha curato il libro Cara Silvia, edito da Marsilio Editore e nel 2006 ha pubblicato Bambini cattivi, sempre con Marsilio Editore.
Nel corso della sua vita si è sempre battuta per far emergere la verità sul caso che coinvolse il padre Enzo. In occasione del trentesimo anniversario della morte del padre ha dichiarato: “Dal mio punto non è cambiato nulla: sono 30 anni di amarezza e di disgusto. Mi aspettavo una riforma del sistema giudiziario, invece non è accaduto. I processi continuano all’infinito. Anzi in 30 anni c’è stata una esplosione numerica“.
Il 1º settembre 1990 ha sposato l’attore francese Philippe Leroy da cui ha avuto due figli, Philippe e Michelle.
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