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Variante Omicron, il paziente zero racconta la sua esperienza

Variante Omicron, il paziente zero racconta la sua esperienza dopo la negativizzazione dal Covid-19: “avevo un’arma. È così che vedo”

In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il paziente zero della variante Omicron, Gianfranco Importuna, ha raccontato i giorni successivi alla scoperta del contagio.

«Quando ho saputo di essere positivo al Covid mi sono detto che avevo un’arma. È così che vedo il vaccino. Mi sono sentito sereno perché avevo fatto quello che potevo, avevo sfruttato la possibilità che la scienza ci dà per combattere questa malattia». Questa è stata la prima considerazione che l’ingegnere casertano ha fatto. Essere vaccinato per lui ha rappresentato uno scudo contro forme gravi di infezione.

Preoccupazioni maggiori sono sorte per i figli, che rispetto a lui e la moglie hanno sviluppato maggiori sintomi, non essendo ancora vaccinati: « Mio figlio ha avuto la febbre a 40. In quel momento ci siamo spaventati, è stata la preoccupazione più forte vissuta in quei giorni».

Alla domanda su come abbia vissuto la pressione mediatica, l’ingegnere ha detto: «Ho provato dispiacere quando ho letto i commenti social di alcune persone che conoscevo e che puntavano a farmi sentire una specie di untore, ma tutto sommato ho provato a farmi scivolare addosso questa sensazione e ci sono riuscito».

Fonte immagine: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10227262232772570&set=pb.1561901800.-2207520000..&type=3

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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