Patrick Zaki sarà scarcerato, ma resta sotto processo. Dovrà comparire in tribunale il prossimo primo febbraio per rispondere delle accuse
A sorpresa Patrick Zaki è stato liberato, ma resta sotto processo. Dopo 22 mesi di detenzione, oggi a Mansura, dove è attualmente detenuto, si è svolta la terza udienza del processo che vede lo studente imputato di propaganda sovversiva.
Nella giornata di ieri, lunedì 6 dicembre, Amnesty Italia ha organizzato un flash mob per chiedere la scarcerazione di Zaki, temendo una sentenza negativa. Invece, oggi, la sorpresa. Lo studente dell’Università di Bologna sarà liberato, ma non è stato assolto. Il prossimo primo febbraio dovrà tornare in aula per affrontare una nuova udienza.
La notizia della libertà è stata accolta con un urlo di entusiasmo nel tribunale. presenti all’udienza i genitori e la sorella di Patrick, insieme a due diplomatici italiani. Il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha accolto positivamente la notizia, commentando su Twitter: «Primo obiettivo raggiunto: Patrick Zaki non è più in carcere. Adesso continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno. Un doveroso ringraziamento al nostro corpo diplomatico».
Virginia Raggi ha commentato la notizia sui social: “Patrick Zaki sarà scarcerato, una notizia che aspettavamo da tempo. Un segnale importante di giustizia nel rispetto dei diritti della persona raggiunto grazie all’impegno del ministro Di Maio e di tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato costantemente”.
Anche David Sassoli ha commentato su Facebook: “Dopo 22 mesi di sofferenze, Patrick Zaki, in attesa della prossima udienza, sarà scarcerato.Finalmente un primo, positivo segnale.Ti aspettiamo presto in Italia, Patrick!”