Il vaccino Pfizer sarà prodotto in Italia a Monza. L’Ema approva anche la nuova formula che non prevede la diluizione
Il vaccino Pfizer sarà prodotto in Italia, presso lo stabilimento Thermofisher di Monza. La decisione arriva dall’Ema e precisamente dal Comitato per i medicinali umani (CHMP). In realtà gli stabilimenti approvati in Italia sono due. Oltre a quello di Monza c’è anche quello di di Anagni, che gestito da Catalent.
Nella nota ufficiale l’Ema dice: “L’Ema è in continuo dialogo con tutti i titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio dei vaccini Covid-19 mentre cercano di espandere la propria capacità di produzione per la fornitura di vaccini”.
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E aggiunge: “L’Agenzia fornisce indicazioni e consigli sulle prove necessarie per supportare e accelerare le applicazioni per aggiungere nuovi siti o aumentare la capacità dei siti esistenti per la produzione di vaccini Covid-19 di alta qualità”.
Il colosso farmaceutico americano ha in Italia altri stabilimenti. Per la precisione a Ferentino (Fr), Rodano e Parma con un totale di 2.300 dipendenti. Questa nuova produzione permette di abbattere i tempi di produzione. La previsione, scrive il Corriere della Sera, è di produrre entro la fine dell’anno circa 30 milioni di dosi, ovvero circa 120 mila dosi al giorno.
Inoltre, l’Ema ha approvato la nuova versione del vaccino disponibile a partire dall’inizio del 2022. Sarà distribuito in confezioni da dieci flaconcini per un totale di 60 dosi a pacchetto. La nuova formula non richiede diluizione prima della somministrazione e può essere conservata fino a 10 settimane a un temperatura tra i due e gli otto gradi.
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