Ballottaggi amministrative, il centrosinistra vince in 8 città su 10. Letta si dice soddisfatto. Salvini e Meloni non si dicono sconfitti
Al ballottaggio delle comunali, il centrosinistra si è aggiudicato 8 tra le città più grandi d’Italia su dieci. Escludento Benevento che riconferma Clemente Mastella e Trieste che resta a Roberto Dipiazza, le altre città tra cui Roma e Torino vanno al centrosinistra.
Al secondo turno hanno votato il 43,94%, meno di un elettore su due, facendo registrare il calo dell’andata alle urne. A Roma vince Gualtieri su Michetti con oltre il 60%, a Torino è eletto Sindaco Stefano Lo Russo con il 59,23%, superando Paolo Damilano che si ferma al 40,77%. Latina va a Damiano Coletta, Verese a Davide Galimberti sostenuto anche dal M5S. Caserta è di Carlo Marino con il 53,65% delle preferenze, mentre Franz Caruso vince a Cosenza con il 57,59%. Molti altri i risultati a favore del centrosinista, per cui Enrico Letta si dice più che soddisfatto.
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In conferenza stampa Letta ha detto: “Questi numeri vanno oltre il voto delle città, tocca tutti gli angoli del Paese, potremmo avere interesse ad andare rapidamente al voto, a cogliere questa onda. Ma a Draghi diciamo di andare avanti per tutta la legislatura”.
Il centrodestra ne esce sconfitto, ma Giorgia Meloni non parla di debacle: “Non riusciamo a strappare al centrosinistra le grandi città, ma definirla una debacle mi sembra eccessivo. Debacle è quella del M5s, il Pd sta festeggiando sulle spoglie degli alleati pentastellati”.
Matteo Salvini, invece, non accetta la sconfitta e si dice preoccupato per la democrazia: “se uno viene eletto da una minoranza della minoranza è un problema non per un partito, ma per la democrazia. Il problema non è destra o sinistra, ma la campagna surreale di questi giorni passata a inseguire i fascisti che sono solo sui libri di scuola”.
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