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Napoli, quello che sembrava un incidente diventa un omicidio

Napoli, quello che sembrava un incidente diventa un omicidio. Il piccolo Samuele sarebbe stato ucciso dal domestico

Ieri, la città di Napoli è stata sconvolta dalla tragica morte di Samuele, il bambino di nemmeno quattro anni, precipitato dal balcone della sua abitazione in via Piazzi, in una traversa della nota e trafficata via Foria.

In un primo momento si era pensato ad uno sfortunato episodio, in cui il bambino, giocando sul balcone, per sbaglio è precipitato. Tuttavia, dopo aver sentito i familiari della vittima e la madre che era in casa al momento dell’accaduto, è emersa una nuova teoria, secondo cui la morte del piccolo Samuele non è ascrivibile ad un evento casuale, ma ad un omicidio.

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In casa, infatti, era presente anche un uomo, un domestico, Mariano Cannio di 38 anni, per il quale è stato disposto il fermo. Secondo quanto emerso dalle prime indiscrezioni, sembra che l’uomo abbia in parte fatto delle ammissioni. Cannio risulta incensurato e lavorava come domestico da diverso tempo. Pare, fosse affetto da disturbi psichici ed era seguito da un centro di igiene mentale, ma non si sa se la famiglia ne fosse a conoscenza.

Inoltre, secondo le prime ammissioni dell’uomo, il folle gesto non sarebbe premeditato, ma frutto di un raptus.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/napoli-italia-architettura-edifici-4834241/

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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