La Corte dei Conti ha bocciato i finanziamenti al Vaccino ReiThera. Delusione e sconcerto tra i ricercatori e i volontari
La Corte dei Conti ha bocciato i finanziamenti al vaccino italiano ReiThera. Il vaccino, che era stato creato e studiato un team di 25 istituti di ricerca, era giunto alla seconda fase di sperimentazione, ma lo stop dei finanziamenti potrebbe causare un arresto definitivo della ricerca.
Andrea Gori, direttore delle malattie infettive al Policlinico di Milano, è a capo di uno dei 25 gruppi di ricerca ha rilasciato una dichiarazione al Corriere della Sera, in cui non nasconde la propria amarezza: «Ennesima occasione mancata per la scienza italiana. Non lo meritiamo. Abbiamo bisogno di essere valorizzati invece sembra di capire che altre logiche prevalgano. Per noi è stato un fulmine a ciel sereno. Dobbiamo interrompere lo studio senza un perché, dopo tutto lo sforzo e l’entusiasmo per essere stati coinvolti in un progetto di prestigio per l’Italia».
In origine i team erano 26, poiché vi partecipava anche lo Spallanzani, che poi si è tirato fuori, restando però «principal investigator». Il finanziamento era di 81 milioni, di cui la metà circa a fondo perduto. Adesso, oltre all’amarezza e all’incertezza, resta il disorientamento di coloro che hanno aderito alla sperimentazione. Da ReiThera, per ora, nessun commento.
Giuliano Rizzardini, direttore malattie infettive del Sacco, esprime – sempre al Corriere della Sera – la propria delusione: «È frustrante sospendere un lavoro in cui credevi. I pazienti si sentono traditi, convinti di aver ricevuto un vaccino fasullo».