Dopo il pronunciamento dell’Ema, anche l’Italia consiglia l’uso del vaccino di AstraZeneca al di sopra dei sessant’anni
Ieri pomeriggio è arrivato il parere dell’Ema sul vaccino AstraZeneca e l’Agenzia del medicinale europea ha consigliato, seppur i casi di trombosi sono rari e i benefici del vaccino risultano superiori, la somministrazione del vaccino a soggetti dai sessant’anni in su.
Quindi si rimanda alle singole autorità nazionali la scelta definitiva e nel tardo pomeriggio di ieri una riunione con i ministri della salute degli Stati membri dell’Unione Europea è terminata con pareri discordanti, non riuscendo a giungere ad una soluzione unanime, che era quella auspicata per dissipare psicosi e dubbi.
A tutto ciò è seguita una riunione tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, il direttore generale del ministero della Salute, Gianni Rezza, che sentito anche il parere del Cts, hanno firmato una circolare in cui si ribadisce che il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca è approvato a partire dai 18 anni di età, ma se ne raccomanda «un uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni».
💉I coaguli di sangue riscontrati in alcuni rari casi dopo la somministrazione del vaccino #AstraZeneca sono stati monitorati dal #PRAC, Comitato per la sicurezza dell’EMA.
👉I risultati nella conferenza stampa @EMA_News ⤵️ https://t.co/DdstrDVfxj
— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) April 7, 2021
La scelta, ha spiegato Franco Locatelli, è dettata dal fatto che nelle fasce di età più avanzate è basso il rischio di reazioni avverse, mentre superiori sono i benefici, poiché il vaccino Vaxzevria «sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave». In definitiva, l’Italia ha ‘raccomandato’ la somministrazione del vaccino AstraZeneca agli over 60, senza però imporre un divieto specifico.
Inoltre, si proseguirà senza interruzioni alla somministrazione della seconda dose per chi ha ricevuto già la prima di AstraZeneca e si procederà ad una nuova rimodulazione delle vaccinazioni, che dovrebbe prevedere una accelerazione per le fasce d’età più anziane, mentre saranno dirottati i vaccini Moderna, Pfizer e Johnson & Johnson quando sarà disponibile, sul resto della popolazione.