Svegliati amore Mio debutta domani sera su Canale 5. Nel cast Sabrina Ferilli, Ettore Bassi, Francesco Arca, Massimo Popolizio e Francesco Venditti
Domani, mercoledì 24 marzo, va in onda in prima serata su Canale 5 la nuova fiction “Svegliati amore mio” con Sabrina Ferilli ed Ettore Bassi. In questa nuova fiction, prodotta da Fabula Pictures e diretta da Simona e Ricky Tognazzi, ci sono anche Francesco Arca, Massimo Popolizio e Francesco Venditti.
Quella che viene raccontata è la storia di Nanà, una madre, interpreta vigore e intensità da Sabrina Ferilli, che affronta la malattia della figlia Sara, interpretata dalla sorprendente e giovanissima Caterina Sbaraglia. Sara è affetta da leucemia. Una bambina di dodici anni, innocente. La sua unica colpa è quella di vivere a ridosso di un’acciaieria e di aver respirato, come tanti altri bambini, non la brezza del mare vicino, ma un vento rosso foriero di morte. Quello sprigionato dalla fabbrica: il mostro d’acciaio, come la chiama Nanà.
A questo si aggiunge un altro dramma che riguarda Sergio, padre di Sara e marito di Nanà cui dà corpo un intenso e vigoroso Ettore Bassi, il quale lavora come colatore proprio nell’acciaieria.
Hanno dichiarato gli sceneggiatori Simona Izzo, Ricky Tognazzi, Fabrizia Bettelli, Roberta Colombo e Matteo Bondioli: “Ci è sembrata una storia necessaria e urgente da raccontare. Per renderla al meglio ci siamo documentati sui danni provocati dall’inquinamento industriale, abbiamo incontrato medici e responsabili delle associazioni che combattono contro chi diffonde i veleni, e assistono chi è coinvolto in questo dramma”.
Dopo L’amore strappato, Sabrina Ferilli torna nel ruolo di una madre coraggio che, con la forza di una leonessa ferita ma la voce spezzata dall’emozione, cerca di convincere altre mamme a unirsi a lei, per combattere contro chi attenta alla vita dei loro figli e della loro famiglia. Una lotta difficile che la vedrà confliggere anche con suo marito.
I co-registi Simona Izzo e Ricky Tognazzi sul loro lavoro alla fiction hanno dichiarato: “Sono trentacinque anni che raccontiamo storie, spesso il nostro sguardo si è stretto sul sociale: “Vite strozzate”, “La scorta”, “Ultras”, “L’amore strappato”… siamo entrambi convinti che un’opera debba necessariamente fondarsi su un problema, non certo nella speranza di risolverlo ma per tentare di metterlo in luce. Difficile capire, infatti, come può una società credere di prosperare in un sistema che tiene conto solo del profitto e non delle sue, spesso letali, conseguenze. Come dice Greta Thunberg, figlia dei suoi tempi: “È la sofferenza di molti a garantire il benessere di pochi…”.
E sul titolo della fiction hanno aggiunto: “’Svegliati amore mio’ non è solo la preghiera di una madre di fronte al sonno comatoso di sua figlia ma un grido d’allarme a tutta la comunità spesso sopita e rassegnata e, speriamo, un monito che svegli le coscienze di chi manovra il destino dell’umanità”.
La vicenda è ambientata, nel 2002, in un Sud Italia non specificato, proprio perché il problema è nazionale e globale. Quelli sono gli “anni in cui non si aveva ancora la totale contezza di quanto potessero essere letali le polveri emesse dalle aziende siderurgiche. All’epoca, nessuno ancora perseguiva i colpevoli, sebbene alcuni operassero in aperto contrasto con le norme, già vigenti, sulle emissioni provocate dagli impianti industriali”.