Per i casi che si sono verificati a Siracusa, cioè del sottoufficiale della Marina di 43 anni, quello del poliziotto 50enne a Catania e l’insegnante di 37 anni a Gela, non c’è ancora il risultato definitivo dell’autopsia
Dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca sono morte otto persone. I decessi sono avvenuti in sette città: Siracusa, Gela, Trapani, Catania, Napoli, Biella e Roma. Ma le morti non possono essere attribuite al vaccino. La morte dopo l’assunzione del medicinale anti covid è casuale. Queste persone sarebbero morte a prescindere da AstraZeneca. Infatti i decessi di un bidello di 58 anni e di un insegnante di 62 anni nel capoluogo campano sono dovute a cause naturali. La stessa cosa vale per un professore di musica 57enne di Biella e di un carabiniere 54enne a Trapani.
Per i casi che si sono verificati a Siracusa, cioè del sottoufficiale della Marina di 43 anni, quello del poliziotto 50enne a Catania e l’insegnante di 37 anni a Gela, non c’è ancora il risultato definitivo dell’autopsia. Infatti i medici attendono alcuni esami per poter stabilire se ci sia il nesso di casualità, cioè un rapporto tra l’inoculazione del farmaco e la morte.
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Intanto le procure indagano per omicidio colposo quasi tutte contro ignoti. I pm spiegano che l’iscrizione del reato è un atto “dovuto”. Serve infatti per poter autorizzare tutte le verifiche, esami, ispezioni. Come riporta Il Messaggero, “anche a Roma ieri è stato aperto un fascicolo in relazione alla morte di Stefania Maccioni, 51enne insegnante di Cerveteri.”
Intanto oggi a Catania, si terranno i funerali di Stefano Paternò, il sottoufficiale di 43 anni morto una settimana fa nella sua casa di Misterbianco, a distanza di sedici ore dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca.