Kamala Harris si racconta in un libro pubblicato in Italia da La Nave di Teseo. Nel volume l’autrice affronta le sfide del nostro tempo
Uscirà il prossimo 28 gennaio per La Nave di Teseo l’autobiografia di Kamala Harris. Il libro della prima vicepresidente donna degli Stati Uniti d’America si intitola ‘Le nostre verità‘, tradotto per noi da Giovanni Agnoloni. Come si legge dalla scheda ufficiale del libro, nella sua autobiografia, l’autrice “affronta le sfide del nostro tempo: attingendo agli insegnamenti e alle intuizioni conquistate durante la sua carriera, grazie all’esempio di coloro che l’hanno maggiormente ispirata, racconta la sua visione, un impegno quotidiano fondato sulla difesa di obiettivi e valori condivisi”.
Questo libro e la vita della stessa Kamala Harris, rappresenta una fonte di ispirazione per tutti coloro che sono alla ricerca della verità, dell’uguaglianza e della giustizia sociale. Si legge nella quarta di copertina: “Kamala Harris figlia di due attivisti per i diritti civili immigrati in America, è cresciuta a Oakland, California, in una realtà molto attenta alla giustizia sociale. Mentre si affermava come uno dei leader politici più influenti del nostro tempo, la sua storia personale restava la fonte di ispirazione per affrontare problemi complessi prendendosi cura di chi non aveva mai ricevuto attenzione”.
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Kamala D. Harris dopo gli studi alla Howard University e all’Hastings College of the Law di San Francisco, inizia la sua carriera ricoprendo il ruolo di vice procuratrice distrettuale della Contea di Alameda. Nel 2003 viene eletta procuratrice distrettuale di San Francisco, restando in carica fino al 2011. Continua il suo ruolo di procuratrice in California, fino al 2016, quando si candida alle elezioni per il Senato, diventando la prima donna afro-asioamericana ad essere eletta al Senato.
Tra le battaglie giudiziarie e sociali più importanti ci sono la lotta ai gruppi criminali internazionali, alle grandi banche e compagnie petrolifere, nonché alle università private. Si è battuta per ridurre l’assenteismo scolastico e, in particolar modo, ha lottato per assottigliare le disparità razziali nel sistema giudiziario penale, introducendo anche corsi di formazione sui pregiudizi per gli agenti di polizia. Infine, si è esposta in prima persona per contrastare gli attacchi diretti contro l’Obamacare, ovvero la riforma del sistema sanitario messa in campo dall’ex presidente Obama.