La 18enne, vittima di violenza sessuale, sceglie l’avvocato di Nina Moric
Dopo l’arresto dell’imprenditore Alberto Genovese avvenuto il 7 novembre scorso accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazza di 18 anni, adesso sulla vicenda circola l’indiscrezione, secondo cui ci sarebbe sullo sfondo “l’onda d’urto dei soldi”, come scrive Gianluigi Nuzzi sulla Stampa. Si tratta di indiscrezioni.
Tutto è accaduto il 10 ottobre scorso in terrazza Sentimento, nell’appartamento di Genovese, che si trova a pochi passi dal Duomo di Milano. E’ lì che una ragazza di 18 anni è stata sequestrata tutta la notte e costretta a subire ripetuti atti sessuali. Quindi l’arresto quasi un mese dopo dell’imprenditore napoletano, inchiodato dalle telecamere dell’appartamento.
Nel frattempo sono in corso accertamenti su un’altra presunta violenza, che sarebbe avvenuta l’estate scorsa durante una vacanza a Ibiza.
Intanto negli ultimi giorni c’è stata una novità importante sul fronte legale, infatti la 18enne ha scelto di essere difesa dall’avvocato penalista Luigi Liguori, lo stesso legale di Nina Moric, mentre Saverio Macrì e Luca Procaccini, inizialmente suoi difensori, sono stati retrocessi a sostituti processuali del nuovo legale ingaggiato.
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Adesso comincia a circolare insistente la parola risarcimento. Si tratterebbe di soldi che l’imprenditore potrebbe versare per ottenere in cambio attenuanti e forse anche una riduzione della pena. E Nuzzi sulla Stampa scrive:
“Ufficialmente non c’è traccia di ciò. Né l’avvocato di Genovese, Luigi Isolabella, ci ha pensato, né i difensori della ragazza, a iniziare da Luca Procaccini, hanno ricevuto alcun cenno al riguardo. Ma non è questa la prospettiva corretta per scoprire e interpretare quanto sta accadendo. Dietro a questa storia si sta muovendo un mondo sotterraneo e sopportandone i miasmi, bisogna calarsi tra le orde fameliche di chi vede in questa violenza e nel risarcimento la possibilità di monetizzare pacchi di banconote viola da 500 euro.”
