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Chi è Alberto Genovese, l’imprenditore napoletano fermato per violenza sessuale

Ha fondato Facile.it, vendendola per 100 milioni nel 2015

Alberto Genovese ha 43 anni ed è di origini napoletane. Da oltre 20 anni vive a Milano, dove si è laureato alla Bocconi. La sua carriera l’ha iniziata in una società di consulenza. Ha poi fondato Facile.it, che ha venduto per 100 milioni nel 2015, poi Prima Assicurazioni, lanciando anche varie startup nel mondo dell’economia digitale.

L’imprenditore è stato fermato la sera del 7 novembre scorso dalla polizia a Milano: l’accusa è di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti di una giovane di 18 anni. La ragazza a ottobre, sarebbe stata la sua vittima nel corso di una festa in un appartamento nel centro di Milano.

Le Feste nel superattico

Le feste nel superattico di questo edificio bianco, moderno, erano note a tutti i condomini. Si chiama Palazzo Beltrade e si trova all’angolo tra Piazza Santa Maria Beltrade e Via Torino, a pochi passi dal Duomo, nel cuore di Milano.

Una, due volte al mese, c’erano questi party che cominciavano il sabato pomeriggio per terminare poi la domenica sera.

Piscina sulla terrazza nel superattico, luci da discoteca, alcol e droghe gratis per i partecipanti. Poi c’erano i buttafuori sulle scale a gestire la lista degli invitati. E ancora: catering, champagne a volontà e vassoi con cocaina, chetamina e 2CB, la “coca rosa”. Musica a palla già dal pomeriggio del sabato. Gli invitati: ragazze, sui 18-20 anni, uomini tra i 30 e i 40.

“Le feste organizzate da Genovese prevedevano l’obbligo di lasciare i telefonini fuori dall’appartamento”, così ha detto alla polizia un’amica della 18enne vittima della violenza. Un escamotage per tenere nascosto ciò che avveniva nell’attico dell’imprenditore. In ogni stanza è presente una telecamera. Infatti ci sono le immagini di quella notte dell’impianto di videosorveglianza dell’appartamento. Immagini che Genovese avrebbe tentato inutilmente di far cancellare e che rappresentano l’indizio più grave a suo carico.

La testimonianza di una partecipante alla festa del 10 ottobre scorso

“Si dice che lui e la ex fidanzata erano soliti drogare le ragazze alle loro feste private per poi violentarle”, è la testimonianza di una ragazza che di solito partecipava a questi festini – come riporta La Repubblica -. La testimone ha anche aggiunto che la sera del 10 ottobre, sera della presunta violenza, “Genovese mi ha invitato due volte a scendere al piano di sotto, nella sua camera da letto, per farmi fare una riga di cocaina. So che lo ha fatto anche con altre ragazze presenti alla festa, non mi pare abbia mai esteso l’invito agli uomini presenti. Lui è solito scegliere una ragazza e invitarla al piano di sotto, non saprei dire con quale criterio”.

admindaily

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