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Dpcm, Italia divisa in tre zone. Cosa cambia da regione a regione

Nella serata del 4 novembre ha parlato il premier Conte

L’Italia divisa. Dopo giorni di discussioni e di bozze sono arrivate le parole del Presidente Giuseppe Conte e l’ufficialità del nuovo decreto che sarà valido da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre.

Tre zone, gialle arancioni e rosse, che vengono definite tali con ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.

 

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Zone rosse sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta. In queste zone è vietato qualsiasi spostamento fuori dal proprio comune e dalla propria regione, salvo che per  motivi di lavoro, necessità e salute.

Chiusi i bar e i ristoranti ma rimangono consentiti asporto e consegna a domicilio. Chiusi i negozi a eccezione fatta per supermercati, alimentari e beni di prima necessità. Aperte edicole, tabaccherie, farmacie e  parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.

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Chiusi i centri  estetici. Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media e chiuse le università. Vietata anche l’attività nei centri sportivi mentre continuano gli allenamenti e le gara per gli atleti le cui federazioni sono riconosciute dal CONI.

La zona arancione include Puglia e Sicilia. A differenza della rossa si può girare all’interno del proprio territorio senza autocertificazione che invece dovrà essere esibita dalle 22 alle 5, orario del coprifuoco. Negozi aperti ma chiusura dei  centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad  eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi  alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

Zone verdi sono  Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Marche, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. Qui si potrà girare normalmente eccetto che dalle 22 alle 5. Si raccomanda di evitare il più possibile gli spostamenti. Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori, didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e  per i laboratori. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei  mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18.

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