Via D’Azeglio in pieno centro si colora delle parole del cantautore bolognese
Cesare Cremonini con le parole di “Nessuno vuole essere Robin” ha illuminato la sua Bologna, sabato 30 novembre. Via D’Azeglio, nel centro storico del capoluogo dell’Emilia Romagna, si è accesa con le parole di uno dei brani più poetici del cantautore, che festeggia 20 anni di carriera. Da sempre molto legato alle sue origini, Cremonini ha spiegato che per lui questo Natale sarà un po’ più speciale degli altri.
“Domani la mia carriera compie vent’anni ed è a Bologna che voglio svegliarmi. Circondato dalle persone più care, fare colazione sotto ai portici, prendermi il mio tempo. In Piazza Maggiore, proprio sotto a Palazzo D’Accursio, un pianista del Conservatorio Martini uonerà per l’intera giornata le mie canzoni al pianoforte. Se ci fosse ancora mio padre lo porterei proprio lì. Ma forse non serve. Credo che per nulla al mondo si perderebbe il vedermi sorridere così. Ci sarà. Il Comune di Bologna mi ha fatto anche questa sorpresa. ❤️
Anche Galleria Cavour, come fosse un teatro all’aperto in centro, festeggia mandando in filo diffusione per tutto il giorno le canzoni del mio nuovo album. Dopo cena ci sarà da divertirsi a girare per la città. I miei amici mi aspettano.
In Via D’Azeglio, alle 18.30, accenderemo insieme le “Luminarie 2020 dedicate a Robin”. ??? Sarà una giornata da ricordare, che toglie il fiato.
Io per stasera però, ho già un impegno. Inderogabile.. un fantastico.. tortellino!!! ?”.
Non era prevista alcuna esibizione di Cremonini per l’evento di accensione, così ha spiegato lui stesso:
Mi scuso personalmente con le tante persone venute a Bologna per l’accensione delle luminarie e che, notando la presenza del pianoforte, si aspettavano di vedere un concerto. Non solo non era previsto nulla e non era mai stato annunciato (l’accensione dell’albero natalizio e delle luminarie non prevedono giustamente spese ulteriori per un palco, per i tecnici e l’amplificazione). Sono molto dispiaciuto, ma credetemi, io non sentivo nemmeno cosa dicevo in quelle poche battute. Motivo per cui, accennando le prime parole di Robin (istintivamente ci ho provato) ho pensato fosse spento il microfono e mi sono fermato.
“Sono stati acquistati i defibrillatori mancanti e da ora tutte le scuole di Bologna potranno avere queste macchine importantissime per salvare le vite dei ragazzi in caso di necessità- spiega sui suoi social il cantatore- Questo grazie alla forza della comunicazione benefica di questi giorni, e all’impegno preso dalle persone che portano avanti progetti sociali ogni giorno. Questo risultato incredibile è stato raggiunto senza spendere nulla del ricavato dell’asta benefica sulle luminarie di ROBIN, che potrà essere messo a disposizione della formazione del personale scolastico e degli studenti, oltre che alla creazione di una casa per la ricerca sulle malattie oncologiche come era previsto, dimostrando come sia il lavoro di squadra ciò che rende possibile anche il progetto più ambizioso. Sono felice e commosso da questa splendida notizia e vi ringrazio anticipatamente per promuovere questa iniziativa che per me era un sogno divenuto realtà❤️”.
E ora metterete nella lista dei posti da visitare Bologna avvolta da questa atmosfera magica?!.
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