Mar Rosso, nuovi attacchi degli Houthi: “Almeno due marinai innocenti sono morti”
Nella giornata di ieri, un missile lanciato dallo Yemen ha colpito una nave nel Golfo di Aden, e l’equipaggio ha riportato almeno due morti e sei feriti. Il missile ha causato “danni significativi” alla nave battente bandiera delle Barbados e registrata in Liberia, ha detto il funzionario, confermando che l’equipaggio “ha abbandonato la nave”.
“Gli Houthi uccidono civili innocenti con un attacco missilistico”, riporta un comunicato stampa del Comando centrale americano (Centcom). “Intorno alle 11:30 (ora di Sanaa) del 6 marzo – si legge nel comunicato – un missile balistico antinave (ASBM) è stato lanciato dalle aree dello Yemen controllate dai terroristi Houthi, sostenute dall’Iran, verso la M/V True Confidence, una nave battente bandiera delle Barbados e di proprietà della Liberia, mentre transitava nel Golfo di Aden”.
“Il missile ha colpito la nave e l’equipaggio multinazionale segnala tre morti, almeno quattro feriti, di cui tre in condizioni critiche, e danni significativi alla nave”, riferisce Centcom. L’equipaggio “ha abbandonato la nave e le navi da guerra della coalizione sono intervenute e stanno valutando la situazione”.
“Almeno due marinai innocenti sono morti“, si legge in un comunicato dell’ambasciata britannica nello Yemen rilanciato da Sky News. “Questa è una triste, ma inevitabile conseguenza del lancio sconsiderato di missili da parte degli Houthi contro le navi internazionali”, prosegue la nota. L’ambasciata sottolinea poi che gli Houthi “devono fermarsi. Le nostre più sentite condoglianze vanno alle famiglie di coloro che sono morti e di coloro che sono rimasti feriti”.
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I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato l’attacco alla nave True Confidence nel Golfo di Aden tramite “una serie di missili navali”. Lo riporta un comunicato pubblicato dall’agenzia yemenita Saba. Gli Houthi hanno detto che il colpo è stato “preciso” e ha provocato un incendio a bordo. Il gruppo sciita inoltre ha rinnovato “l’allerta” per tutte le navi affermando che “continuerà a svolgere i suoi doveri religiosi, morali e umanitari nel sostenere il popolo palestinese oppresso finché non cesseranno l’aggressione e l’assedio a Gaza”.