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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 2 settembre in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 2 settembre in un click. La cronaca italiana in prima linea

La settimana e il mese di settembre si aprono con i casi di cronaca del momento: l’omicidio di Sharon Verzeni; la strage di Paderno e il corpo del giovane carbonizzato a Napoli.

Oggi l’interrogatorio di Sangare, ecco cos’ha detto

Si è svolto questa mattina l’interrogatorio di garanzia di Moussa Sangare, il reo confesso dell’omicidio di Sharon Verzeni. L’uomo ha confermato le dichiarazioni già rese ai Carabinieri al momento dell’arresto ripetendo che “non c’era un movente e non so il perché l’ho fatto”. Sangare, come ha riferito il suo legale Giacomo May, ha detto alla giudice di essere uscito di casa con questa “sensazione che non so spiegare” e che lo ha spinto “a voler fare del male”. Inoltre ha detto che nei giorni prima aveva fatto una sorta di esercitazione con una statua. La sorella di Sangarre ha raccontato di avere avuto paura del fratello, denunciato già tre volte: «Ho avuto paura di morire anche io. Mio fratello ha tentato di uccidermi. Quello che ha fatto a Sharon poteva succedere a me. Ne sono convinta».

Strage di Paderno, il 17enne al pm: “Non c’è un perché. Mi sentivo un corpo estraneo”

Non ha saputo fornire una motivazione del suo gesto il 17enne che a Paderno (Mi) ha ucciso la sua famiglia, madre, padre e fratellino di 12 anni: «Non c’è un perché. Mi sentivo un corpo estraneo in famiglia, con gli amici. Ero oppresso, mi sentivo solo in mezzo agli altri», ha detto il giovane. L’omicidio forse era premeditato, perché ha detto: «Ci pensavo da un po’». «Da un punto di vista giudiziario non abbiamo un movente tecnicamente inteso – ha detto la procuratrice dei minori Sabrina Ditaranto -. Da un punto di vista sociologico le indagini sono ancora aperte. C’era stata la festa di compleanno del papà ed è possibile che i festeggiamenti abbiano acuito un malessere. Ma anche lui non si dà una spiegazione. Lui ha parlato di un malessere ed era un pensiero che aveva da qualche giorno. Sa che non torna indietro, in questo è sembrato molto lucido. Ha capito che questo è irreversibile». Il giovane, riporta il Corriere della Sera, ha pianto a lungo e chi l’ha visto lo ha trovato un ragazzo «fragilissimo». Il 17enne, assistito nell’interrogatorio di domenica dall’avvocato Giorgio Conti e difeso dalla legale Chiara Roveda, si trova ora in un’ala del Beccaria di Milano.

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Napoli, identificato il corpo dell’uomo carbonizzato

Una nuova tragedia scuote il quartiere Pianura di Napoli. Il corpo senza vita di un giovane di vent’anni è stato ritrovato carbonizzato durante lo spegnimento di un incendio. Sul corpo i segni di tre spari. Il ritrovamento ha innescato un’indagine che si preannuncia complessa. La vittima è stata identificata. Il riconoscimento della vittima è avvenuto a pomeriggio inoltrato. Si tratterebbe di un 20enne del posto con piccoli precedenti e che non sembrerebbe legato alla criminalità organizzata.  Con molta probabilità, chi ha ucciso l’uomo ha tentato poi di far sparire il cadavere incendiando la zona dove era stato abbandonato. Gli investigatori ritengono molto probabile che il ragazzo sia stato vittima di un agguato di camorra. E proprio in questa direzione sono rivolte le indagini.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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