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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 29 agosto in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 29 agosto in un click. Il caso Emanuela Orlandi e non solo

La giornata di oggi, giovedì 29 agosto, si è aperta con l’aggiornamento sul caso Sharon Verzeni, che potrebbe vedere presto una svolta. Poi si torna a parlare di Emanuela Orlandi, grazie al libro di Ilario Salvatore Martella, intitolato “Emanuela Orlandi, intrigo internazionale” (ed. Ancora). Infine, ad un anno di distanza le prime ipotesi sulle cause della strage ferroviaria di Brandizzo.

Caso Sharon Verzeni, possibile svolta: si batte la pista del pusher

Una possibile svolta potrebbe giungere nel caso di omicidio di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni di Terno uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi. Secondo un testimone la zona dell’omicidio sarebbe battuta da numerosi pusher e uno in particolare non si vedrebbe più da settimane. L’uomo, un negoziante della zona, avrebbe anche ricevuto diverse minacce dai pusher, che lo avrebbero visto parlare con gli agenti in borghese. Il testimone ha anche riferito che l’uomo scomparso non comparirebbe nelle foto segnaletiche mostrategli, ma che sarebbe comunque in grado di riconoscerlo se lo avesse di fronte. Gli inquirenti fanno sapere di aver acquisito la dichiarazione dell’uomo, ma di seguire diverse piste, anche quella dell’omicidio occasionale.

Caso Orlandi, per il giudice Martella: «Emanuela venne uccisa subito, il rapimento fu un’operazione di depistaggio della Stasi»

Nel suo ultimo libro, “Emanuela Orlandi, intrigo internazionale” (ed. Ancora), il giudice Martella racconta la propria idea sul caso di Emanuela Orlandi, smontando le recenti teorie arriva alla teoria della “pista bulgara”: “Il mistero più doloroso della storia italiana trova finalmente una spiegazione. A quarant’anni dalla sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, non esiste una «verità» riconosciuta. Ilario Martella, incaricato all’epoca di indagare sull’attentato a papa Giovanni Paolo II del 1981 e, in prima battuta, sulle sparizioni di Emanuela e Mirella del 1983, inequivocabilmente legate ai fatti di piazza San Pietro, si propone oggi di ripercorrere la vicenda dal principio. Smontate tutte le false piste spuntate in epoche più recenti, giunge all’unica soluzione possibile: i due casi fanno parte di un unico disegno criminale, di una gigantesca e articolata operazione di distrazione di massa compiuta da uno dei servizi segreti più efficienti e famigerati della Guerra fredda: la Stasi tedesca. Armato di una ricca documentazione, divenuta lentamente accessibile solo dopo la caduta della cortina di ferro, l’autore ricostruisce i dettagli di un’operazione spionistica di altissimo livello, nata per sviare l’attenzione pubblica dalle indagini che, partendo dall’attentato al papa, avevano aperto la celebre «pista bulgara». Lo stesso Giovanni Paolo II, in visita alla sua famiglia, definì il rapimento di Emanuela «un intrigo internazionale»: dopo quarant’anni, questo libro finalmente ricostruisce perché”. 

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Brandizzo, ecco la possibile causa della strage

Un anno fa si consumò a Brandizzo la strage ferroviaria in cui morirono 5 operai intenti a lavorare sulla tratta Milano-Torino. Le indagini, ancora in corso, hanno portato alla luce nuovi elementi: la distrazione del capotreno potrebbe aver causato il disastro. Il capotreno, Antonio Massa, poteva essere distratto dall’utilizzo del telefono cellulare che, secondo quanto riportato da La Stampa, risulterebbe online al momento dell’incidente. Si tratta di ipotesi, le indagini continueranno, poiché la Procura sembra propensa a chiedere una proroga di sei mesi. Per la strage – in cui morirono Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43 anni, di Brandizzo; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli; Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso; Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli – è indagato anche Andrea Girardin Gibin, caposquadra della Sigifer di Vercelli.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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