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Marta Maria Ohryzko è morta in un dirupo a Ischia, poteva essere salvata?

Marta Maria Ohryzko è morta in un dirupo a Ischia, poteva essere salvata? Fermato il compagno

Una terribile agonia durata ore, culminata nella morte di una donna ucraina di 33 anni, Marta Maria Ohryzko. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita domenica mattina a Ischia, in una scarpata a poca distanza dalla roulotte che condivideva con il compagno, un uomo russo di 41 anni.

L’uomo, che aveva allertato le forze dell’ordine sulla scomparsa della donna, è stato fermato con l’accusa di maltrattamenti dalla Procura di Napoli. Secondo le prime ricostruzioni, la donna sarebbe caduta accidentalmente giù dal dirupo dopo un litigio con il compagno. Ma dalle indagini emerge un quadro inquietante: la donna, ferita e dolorante, per ore ha cercato di contattare il compagno chiedendo aiuto, inviandogli messaggi e chiamate. Richieste che, secondo l’accusa, sarebbero state completamente ignorate dall’uomo.

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Non è ancora chiara la dinamica esatta dei fatti, ma la morte di Marta Maria Ohryzko ha scosso profondamente la comunità di Ischia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, sono ancora in corso per accertare le responsabilità del compagno e ricostruire i fatti con precisione.

Sottolineiamo che si tratta di accuse al momento contestate e che l’uomo è presunto innocente fino a prova contraria.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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