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Giacomo Bozzoli arrestato dopo 11 giorni di latitanza

Giacomo Bozzoli arrestato dopo 11 giorni di latitanza. Era nella sua villa di Soiano, sulla riva bresciana del Lago di Garda

Giacomo Bozzoli è stato arrestato nella sua villa di Soiano sul Lago di Garda dopo 11 giorni di latitanza, ovvero da quando è stato condannato alla pena dell’ergastolo per aver ucciso lo zio Mario. L’uomo è stato trovato nella sua abitazione, nascosto nel cassettone del letto. In casa è stato rinvenuto anche un borsello con la somma in contanti pari a 50mila euro.

Al momento dell’arresto, Bozzoli ha ribadito la propria innocenza, come fatto fin dall’inizio della vicenda.

“Abbiamo capito che era nella villa di Soiano e lo abbiamo  trovato nascosto in un cassettone del letto matrimoniale. In un borsello aveva 50mila euro”. Lo ha detto il procuratore di Brescia Francesco Prete nella conferenza stampa in cui sta raccontando i dettagli dell’arresto di Giacomo Bozzoli. “Sappiamo che si è recato con compagna e figlio in Spagna poi ha fatto rientro in Italia con mezzi di fortuna”.

«Lo hanno trovato nascosto in un cassettone del letto matrimoniale e aveva con sé 50 mila euro in contanti in un borsello» ha detto il procuratore Francesco Prete, aggiungendo che Bozzoli tornato in Italia la notte tra il 10 e l’11 luglio con più auto prese a noleggio. «Ha ribadito di essere innocente e che farà di tutto per la revisione della sentenza» ha aggiunto il Procuratore.

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Non è da escludere, secondo il procuratore, che l’uomo sia  rientrato in Italia soprattutto per suo figlio: ”Al momento – dice – questa è solo una deduzione; può essere infatti solo una coincidenza che il rientro sia avvenuto dopo che suo figlio è stato sentito in procura. Noi lo abbiamo sentito fino alle 10 di ieri sera e questa mattina lo abbiamo localizzato”. Con sé il 39enne aveva contanti per 50.000 euro, ma non è ancora chiaro se quei soldi li avesse sin dalla sua partenza o servissero per proseguire la fuga: ”Resta il fatto  -sottolinea Prete – che lui non aveva alcuna intenzione di costituirsi, tant’è che lo abbiamo trovato nascosto”.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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