Giada Zanola, stordita prima di essere gettata dal cavalcavia. Ecco gli esiti degli esami autoptici
Il sospetto è stato confermato dalle analisi effettuate a seguito dell’autopsia. Giada Zanola è stata stordita prima di essere lanciata dal compagno dal cavalcavia lo scorso 30 maggio.
Tracce di benzodiazepine che provocano sonnolenza e stordimento sono state ritrovate nel corpo della donna, che presumibilmente non era cosciente prima di essere lanciata dal cavalcavia. Ora bisognerà capire i contorni della vicenda.
Il pubblico ministero della procura di Padova Giorgio Falcone ha già in mano i primi accertamenti eseguiti dal medico legale, che deve ancora stabilire se e il quantitativo di piscofarmaco sia stato assorbito per uso terapeutico o in dosi massicce. Non risultano comunque prescrizioni da parte del medico.
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La posizione dell’assassino, Andrea Favero, potrebbe aggravarsi. Se tutto venisse confermato, si confermerebbe la preoccupazione espressa dalla vittima a un’amica, ovvero di avere paura che Favero le somministrasse qualcosa a sua insaputa.