Pescara, convalidato il fermo per gli assassini di Thomas Luciani, il 17enne ucciso a coltellate il 23 giugno
Il Gip del Tribunale dei Minori dell’Aquila ha convalidato il fermo per i due minori indagati per l’omicidio di Thomas Luciani, il 17enne ucciso a coltellate lo scorso 23 giugno a Pescara.
I due ragazzi, entrambi di 16 anni, sono accusati di concorso in omicidio aggravato dalla crudeltà. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due avrebbero sferrato 25 coltellate alla vittima, accanendosi anche sul suo corpo ormai esanime.
L’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite per un debito di droga di 250 euro. I due indagati, dopo aver ucciso Thomas, si sarebbero poi recati al mare, dove hanno fatto il bagno e hanno raccontato i dettagli del delitto con macabre risate.
Dalle indagini è emerso che Thomas Luciani è stato ucciso intorno alle 18:30 di domenica 23 giugno in un parco del centro di Pescara. I due indagati lo avrebbero attirato nel parco con la scusa di chiarire il debito di droga. Una volta lì, lo avrebbero colpito con 25 coltellate, lasciandolo poi agonizzante a terra. Dopo l’omicidio, i due ragazzi si sarebbero lavati in una fontana del parco e poi si sarebbero recati al mare, dove hanno fatto il bagno e hanno raccontato a degli amici i dettagli del delitto.
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Il padre della vittima, che si è costituito parte civile, ha espresso il proprio dolore per la perdita del figlio e ha chiesto che venga fatta giustizia.