Senatori a vita, arriva lo stop del Senato che approva l’Art. 1 del ddl Casellati
Secondo quanto previsto fino ad oggi “Ai senatori elettivi si aggiungono i senatori a vita: l`art. 59 della Costituzione prevede infatti che il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Ogni Presidente della Repubblica poi, alla scadenza del suo mandato, entra di diritto e a vita a far parte del Senato”.
Ieri, in Senato con 94 voti favorevoli, è passato il primo step per l’abolizione dell’istituto dei senatori a vita. L’Art. 1 del ddl Casellati, appena approvato dall’Aula del Senato, recita ‘Il secondo comma dell’articolo 59 della Costituzione è abrogato’. Nel merito, quindi, viene cassata la seguente norma: “Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Il numero complessivo dei senatori in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque”.
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Resta ancora la parte relativa al conferimento della carica agli ex capi di Stato, ovvero che “E’ senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica”.