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Il fratello di Pike scrive alla madre di Chico Forti: “felice che lo abbia rivisto”

Il fratello di Pike scrive alla madre di Chico Forti: “felice che lo abbia rivisto”. Pike si dice convinto della sua innocenza

Il fratello di Dale Pike ha scritto una lettera alla madre di Chico Forti in cui si dice contento che sia sia rincontrata con il figlio. “Sono davvero molto felice che sia finalmente riuscita a rivedere suo figlio dopo tutti questi anni e dopo le tragedie e il lutto con cui entrambe le nostre famiglie hanno dovuto fare i conti negli ultimi ventisei anni. La cosa più crudele che si possa infliggere a una persona, specialmente se è madre, è separarla dal proprio figlio, indipendentemente dalle sue azioni”. Comincia così la lettera che Bradley Pike ha inviato alla madre di Enrico Chico Forti, il 65enne condannato all’ergastolo negli Usa per l’omicidio del fratello Dale.

“Mi auguro di poterci ritrovare e piangere insieme le vite sprecate/perdute – scrive ancora il fratello di Dale Pike – pensando a quello che avrebbero potuto essere se tutta questa storia non fosse avvenuta”. 

“Si rassereni ora e si goda la prossimità di Chico – conclude Pike – sperando che un giorno riusciate a sedervi a tavola insieme a tutti i vostri cari e guardare negli occhi i vostri figli, lavorando e pregando affinché possano vivere in un mondo più giusto”.

Nell’agosto del 2020 Bradley Pike, aveva scritto al governatore della Florida per chiedere “l’immediato rilascio di Enrico Forti”. “Scrivo questa lettera a sostegno dell’immediato rilascio di Chico  Forti, che è stato giudicato colpevole dell’omicidio di mio fratello  Anthony e successivamente condannato all’ergastolo nel giugno del  2000. Credo fermamente che il signor Forti sia innocente rispetto al  reato per il quale è stato ingiustamente detenuto per vent’anni.  Considerata questa dura circostanza, sostengo pienamente la  concessione della grazia al signor Forti il prima possibile”, aveva  sottolineato il fratello della vittima nella lettera al governatore  della Florida.

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“L’omicidio di mio fratello – aveva aggiunto – è stata  una tragedia che mi ha perseguitato negli ultimi vent’anni, ma  aggiungerlo alla sofferenza di un uomo innocente è un peso troppo  grande da sopportare per il resto dei miei giorni. Chiedo quindi, per  favore, che il signor Forti venga rilasciato dal carcere per evitare  ulteriori sofferenze inutili e ingiustificate”.

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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