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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 29 gennaio in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 29 gennaio in un click. Il Vertice Italia-Africa e la morte di Sandra Milo

Oggi, 29 gennaio 2024, ci ha lasciati Sandra Milo. L’attrice aveva 90 anni. In corso a Roma il Vertice Italia-Africa. Poi la cronaca con la morte misteriosa di un 26enne nel Varesotto.

Sandra Milo è scomparsa a 90 anni

Sandra Milo, pseudonimo di Salvatrice Elena Greco, è morta nella sua abitazione circondata dall’affetto della famiglia. Aveva 90 anni. Nata a Tunisi il 11 marzo 1933 da padre siciliano e madre toscana, trascorse l’infanzia a Vicopisano, borgo medievale poco distante da Pisa, dove frequentò le scuole elementari sino alla quarta classe. Adolescente si trasferisce con la famiglia a Viareggio. Nel 1948, a 15 anni, sposò il marchese Cesare Rodighiero, da cui rimase incinta, ma il bambino morì alla nascita a causa del parto prematuro. I due si separarono dopo soli 21 giorni dal matrimonio, ottenendo l’annullamento dal Tribunale della Rota Romana. Nel 1953, a 20 anni, partecipò al concorso di bellezza “Miss Universo Italia” e vinse la fascia di “Miss Cinema”. Questo le permise di iniziare la sua carriera cinematografica, con il film “Lo scapolo” di Antonio Pietrangeli (1955). Negli anni seguenti, Sandra Milo interpretò numerosi film di successo, tra cui “Adua e le compagne” di Antonio Pietrangeli (1961), “8½” di Federico Fellini (1963), “Giulietta degli spiriti” di Federico Fellini (1965), “La visita” di Antonio Pietrangeli (1964), “La moglie del prete” di Dino Risi (1971), “Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini (1974). La sua bellezza e la sua sensualità le valsero il soprannome di “la diva del cinema italiano”. Fu una delle attrici più popolari degli anni ’60 e ’70, e i suoi film furono spesso accompagnati da scandali e polemiche. Nel 1969, Sandra Milo sposò il produttore Ottavio De Lollis, da cui ebbe due figli: Ciro e Azzurra. La coppia divorziò nel 1985.

Vertice Italia-Africa, oggi i lavori a Palazzo Madama

Il vertice Italia-Africa è un incontro internazionale che si sta svolgendo a Roma oggi, 29 gennaio 2024. All’incontro partecipano capi di stato, di governo e ministri di 54 paesi africani, oltre a rappresentanti dell’Unione europea, dell’Unione africana e delle principali organizzazioni internazionali. L’obiettivo del vertice era quello di rafforzare la cooperazione tra l’Italia e l’Africa in diversi ambiti, tra cui:

  • Sviluppo economico e infrastrutturale: l’Italia ha annunciato un impegno di 6 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture, agricoltura e innovazione in Africa.
  • Sicurezza alimentare ed energetica: l’Italia ha sottolineato l’importanza di rafforzare la cooperazione con l’Africa per affrontare le sfide della sicurezza alimentare e dell’energia.
  • Formazione professionale e cultura: l’Italia ha ribadito la sua commitment all’educazione e alla cultura come strumenti di sviluppo.
  • Migrazioni e sicurezza: l’Italia ha sottolineato la necessità di affrontare le cause profonde delle migrazioni e di rafforzare la cooperazione tra Europa e Africa in materia di sicurezza.

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Varesotto, 26enne trovato morto in casa. Caccia all’assassino

Nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 gennaio, un omicidio si è consumato a Cairate, in provincia di Varese. La vittima è Andrea Bossi, un giovane di 26 anni. Il corpo senza vita del ragazzo è stato trovato dai carabinieri nell’appartamento in cui viveva, in via Mascheroni. Secondo i primi accertamenti, Bossi sarebbe stato accoltellato alla gola con un fendente. L’appartamento non presentava segni di effrazione, quindi si ipotizza che l’omicida fosse conosciuto dalla vittima. I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dell’accaduto e individuare il responsabile. Siamo tutti sotto shock – spiega il sindaco di Fagnano Marco Baroffio – non riusciamo davvero a ipotizzare cosa possa aver scatenato questa aggressione. Andrea Bossi non aveva brutte frequentazioni”. “Era un bravo ragazzo, molto conosciuto in paese, ha sempre lavorato in officina” ha aggiunto. L’officina è la CFG Carpenteria Meccanica di Fagnano Olona, dove da anni Bossi lavorava, in paese ha realizzato e posato il monumento alle vittime del Covid. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Busto Arsizio.

Fonte immagine: https://www.governo.it/it/media/italia-africa-un-ponte-una-crescita-comune/24854

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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