Home » In aumento i casi di virus respiratori nei bambini

In aumento i casi di virus respiratori nei bambini

In aumento i casi di virus respiratori nei bambini. Ecco cosa dicono gli esperti

Nel mese di dicembre 2023, si è osservato un aumento dei casi di virus respiratori nei bambini in Italia. Questo aumento è stato particolarmente evidente nella fascia di età 0-4 anni, dove l’incidenza è stata pari al 33%.

I virus respiratori più comuni che hanno colpito i bambini in questo periodo sono stati il virus respiratorio sinciziale (VRS), l’influenza e l’adenovirus. Il VRS è un virus che può causare bronchiolite, una malattia che colpisce le piccole vie aeree dei polmoni. La bronchiolite può essere grave nei bambini molto piccoli, in particolare nei neonati e nei bambini prematuri.

L’influenza è un virus che può causare una serie di sintomi, tra cui febbre, tosse, mal di testa, dolori muscolari e debolezza. L’influenza può essere grave nei bambini con malattie croniche o con sistema immunitario compromesso. L’adenovirus è un virus che può causare una serie di sintomi, tra cui raffreddore, tosse, congiuntivite e diarrea. L’adenovirus può essere grave nei bambini con malattie croniche o con sistema immunitario compromesso.

“Come ogni anno in questi mesi stiamo assistendo a un aumento delle forme respiratorie tra i bambini. Quest’anno l’aumento è stato un po’ repentino”, ha commentato Giuseppe Banderali, direttore dei reparti di pediatria degli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano e vicepresidente nazionale della società italiana di Pediatria. “Non c’è una prevalenza di un virus su un altro – aggiunge – c’è la presenza di virus respiratorio sinciziale, costante come ogni anno in questo periodo. Poi forme influenzali e virali e, anche se in calo, alcuni casi di Mycoplasma pneumoniae”. 

Leggi anche: SHORT NEWS, DALL’ITALIA E DAL MONDO: LE NOTIZIE DEL 14 DICEMBRE IN UN CLICK

 “Da novembre a inizio dicembre c’è stato un aumento importante di casi di bronchiolite tra i bambini molto piccoli che occupano più o meno la metà dei 25 posti letto che abbiamo, di cui circa 6-7 con alti flussi” spiega Luca Bernardo, direttore responsabile della Pediatria del Fatebenefratelli Sacco. “Il rischio – conclude Bernardo – è il peggioramento dei sintomi, che si rileva clinicamente. Ai genitori consiglio, quando c’è febbre, problemi di respirazione e di appetito, di portare subito il figlio da un medico e di farlo seguire da un pediatria, di famiglia o ospedaliero”.

Foto di MART PRODUCTION: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-letto-camera-ragazzo-7641242/

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

Lascia un commento

Torna in alto