Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 14 dicembre in un click. Le ultime dichiarazioni di Putin e la cronaca
Putin nella conferenza stampa di fine anno ha parlato della guerra in Ucraina. La cronaca in Italia vede al centro l’omicidio dell’imprenditrice Rancilio a Milano e il chirurgo di Papa Francesco inquisito per falso in atto pubblico.
Putin parla della pace a Kiev
“Ci sarà la pace quando raggiungeremo i nostri obiettivi” a dirlo in conferenza stampa di fine anno, è stato Putin, capo del Cremlino, il quale ha spigato che le mire di Mosca sono la “de-nazificazione, de-militarizzazione e uno status neutrale” del Paese. “Mosca è pronta a costruire relazioni con Usa e Ue, ma la politica imperiale di Washington ostacola questo processo”, ha affermato sulla possibilità di stipulare dei patti con gli omologhi di altri Stati. Secondo Putin, “le élite americane dovrebbero iniziare a rispettare gli altri Paesi e a cercare il compromesso piuttosto che imporre sanzioni”.
Fiorenza Rancilio assassinata in casa a Milano
Fiorenza Rancilio, esponente di una delle famiglie più in vista di Milano, è stata assassinata in casa. A trovare il corpo è stata la donna delle pulizie. In casa era presente il figlio 37enne in stato di shock. L’uomo è stato portato in ospedale, dove è stato ricoverato nel reparto psichiatrico. L’uomo è affetto da problematiche psichiatriche. Secondo quanto emerso, l’uomo potrebbe essere stata colpita con un’arma contundente, forse un manubrio da palestra. Nell’ultimo periodo, la donna aveva manifestato preoccupazioni per il comportamento del figlio, ma nulla avrebbe fatto sospettare un simile gesto.
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Indagato il chirurgo di Papa Francesco
Sergio Alfieri, chirurgo di Papa Francesco è stato indagato per aver firmato il registro degli interventi operatori, ma in molti casi non sarebbe stato lui a operare i pazienti. Per questo motivo il chirurgo è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma con l’accusa di falso in atto pubblico. «Il professor Alfieri è certo di aver sempre operato nel pieno rispetto delle regole. Non conosciamo nulla del merito della vicenda se non quanto appreso da notizie di stampa. E non abbiamo mai ricevuto alcuna contestazione o avviso dalla Procura». Sono le parole del professor Carlo Bonzano che assiste Sergio Alfieri. «Quando saremo messi in condizione di conoscere gli addebiti ipotizzati e gli elementi su cui si assume essi poggino, come sempre, avremo un atteggiamento di piena lealtà collaborativa con l’autorità giudiziaria al fine di chiarire quanto prima ogni profilo», ha aggiunto il penalista.