Il racconto di Turetta e l’autopsia sul corpo di Giulia. Ecco cosa è emerso fino ad ora
Filippo Turetta ha risposto alle domande degli inquirenti per 9 ore. Durante l’interrogatorio non ha mai chiesto di mangiare, ma solo di bere. Nel suo racconto, ha sostanzialmente confermato quanto già detto in precedenza, ovvero di non sapere cosa gli sia scattato nella mente quando ha colpito Giulia. Ha confermato la dinamica di ciò che è avvenuto nel parcheggio di Vigonovo, ma in tutto il racconto molti sarebbero stati i “non ricordo”.
Inoltre, sarebbero emerse anche una serie di incongruenze, soprattutto nel racconto della fuga, tra ciò che ha detto e ciò che ha effettivamente fatto. inoltre, ha ribadito la sua volontà di consegnarsi, cosa che non ha fatto e che comunque avrebbe potuto fare in qualsiasi momento. Se questa versione dei fatti dovesse essere confermata, per Turetta potrebbe cadere l’ipotesi della premeditazione. Inoltre, per lui potrebbe essere richiesta la perizia psichiatrica.
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Dall’autopsia sul corpo di Giulia, invece, è emerso che delle circa 20 coltellate inferte, quella letale sarebbe stata la lesione al “collo” nella “regione latero-cervicale sinistra” e “cervicale posteriore”, dai “margini netti”. Inoltre, è stata fatta la Tac per analizzare il colpo alla testa che Giulia ha subito nel cadere a terra durante l’aggressione nel parcheggio; sono stati effettuati prelievi per esami sui tessuti e tossicologici, al fine di capire se Giulia è stata stordita.