Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 30 novembre in un click. La salute di Papa Francesco e l’attentato a Gerusalemme
Questo ultimo giovedì di novembre vede al centro della cronaca estera l’attentato a Gerusalemme in cui sono morte tre persone e 8 sono rimaste ferite. Papa Francesco torna a parlare delle sue condizioni di salute, mentre fanno discutere le parole del padre di Filippo Turetta a Chi l’ha visto?
Gerusalemme, attentato alla fermata di un autobus
Questa mattina un attentato è stato compiuto alla fermata di un autobus a Gerusalemme. Gli autori dell’attentato sarebbero due palestinesi, che a bordo di un’auto sono giunti da Gerusalemme Est. Una volta sul posto, sono scesi con i loro M16 e hanno aperto il fuoco verso i civili in attesa del bus. Nell’attentato sono morte tre persone e 8 sono rimaste ferite, di cui 4 sarebbero in gravissime condizioni. Gli attentatori sarebbero due fratelli “miliziani di Hamas”: Murad e Ibrahim Namer, rispettivamente di 38 e 30 anni. Sembra che i due già abbiano scontato pene detentive per coinvolgimento in attività terroristiche. Murad, in particolare, era stato in carcere dal 2010 al 2020 con l’accusa di coinvolgimento nel terrorismo.
Il padre di Filippo Turetta: “la cosa è precipitata e lui gli è saltato un embolo”
Nicola Turetta, il padre di Filippo, l’assassino di Giulia cecchettin, a Chi l’ha visto? cerca di spiegari le ragioni del delitto, parlando di un tentativo di sequestro andato male: “Io ho pensato questo, fino all’ultimo. Perché ho sentito Gino e sua figlia Elena dire che lui non voleva che Giulia facesse la laurea prima di lui. E quindi io penso che lui volesse sequestrarla, rapirla per non darle la soddisfazione e dopo lasciarla. Purtroppo le cose sono sempre peggiorate. Forse voleva farle paura, nel senso di costringerla: ‘Sali in macchina con me, vieni via’. Quindi aveva un coltello magari che lei potesse… ma queste sono tutte cose… che invece poi la cosa è precipitata e lui gli è saltato un embolo. Penso che lei l’abbia uccisa lì. Non so io adesso, nel senso che questa tragedia sia finita in questo frangente. L’unica spiegazione potrebbe… perché non è una cosa razionale, cioè una persona che ami, che le fai i biscotti, prepari tutto, che la porti a casa… Un bene così non può sfociare in una tragedia del genere. Ci vorrebbe Freud perché mi dia delle spiegazioni”.
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Papa Francesco racconta la sua malattia
Questa mattina, in un incontro con alcuni studenti, Papa Francesco ha raccontato la causa della sua malattia: “Il medico non mi ha permesso di andare a Dubai. Il motivo è che lì fa troppo caldo e si passa dal caldo all’aria condizionata. E questo in questa situazione bronchiale non è conveniente. Grazie a Dio non era polmonite. È una polmonite molto acuta e infettiva. Non ho più la febbre, ma sono ancora sotto antibiotici e cose del genere”. In generale, Papa Francesco è apparso divertito, anche se ancora affaticato: “Scusatemi perché non posso parlare di più, ma non ne ho la forza”.