Israele-Gaza, raggiunto l’accordo per la tregua e il rilascio degli ostaggi. Già domani potrebbero tornare a casa i primi 50 ostaggi
Il presidente palestinese Abu Mazen ha accolto “con favore” l’accordo “umanitario” raggiunto tra Hamas e Israele chiedendo al tempo stesso “soluzioni più ampie” per il conflitto israelo-palestinese. La leadership di Ramallah “apprezza lo sforzo di mediazione qatariota-egiziana”, vuole una tregua prolungata e “l’attuazione di una soluzione politica basata sulla legittimità internazionale”.
Il presidente americano Joe Biden ha accolto con favorevolmente l’accordo per la pausa nei combattimenti a Gaza e il rilascio di ostaggi e prigionieri. Nella nota Biden ringrazia “lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani del Qatar e il presidente Abdel-Fattah al-Sisi dell’Egitto per la loro collaborazione nel raggiungimento di questo accordo” e si dice “straordinariamente gratificato” al pensiero della imminente liberazione degli ostaggi.
Il numero totale degli ostaggi liberati da Hamas potrebbe aumentare. Lo ha detto un alto funzionario Usa in un briefing con un gruppo ristretto di giornalisti: “L’accordo è stato studiato per rilasciare 50 tra donne e bambini nella prima fase, ma ci aspettiamo che altri ostaggi siano liberati in un secondo momento”.
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Il primo gruppo di ostaggi – 30 minori con 8 madri e altre 12 donne – a Gaza potrebbe essere rilasciato già domani, giovedì 23 novembre. «Accordo difficile ma giusto. Non ci fermeremo fino a quando torneranno tutti e fino alla eliminazione di Hamas», ha dichiarato Netanyahu.
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