Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 21 settembre in un click. Mattarella sulla questione migranti e non solo
Si è conclusa la visita del Presidente tedesco Steinmeier in Sicilia e nella Conferenza Stampa, il presidente Mattarella ha toccato il delicato tema dell’immigrazione. Continua l’operazione di contrasto dello Stato alla criminalità organizzata e infine la cronaca con l’evasione di un detenuto a Milano.
Mattarella sui migranti: “occorrono soluzioni nuove e coraggiose”
Sergio Mattarella nel bilaterale con il presidente tedesco Steinmeier ha parlato dei legami e obiettivi comuni, tra cui la lotta all’immigrazione: “Naturalmente ci siamo incontrati anche bilateralmente, parlando di altro, anche di problemi comuni che abbiamo nell’Unione. Ma su ogni argomento, su ogni aspetto, registriamo costantemente – il Presidente Steinmeier ed io – una piena convergenza e un’intensità di rapporti collaborativi tra Germania e Italia che non potrebbe essere a un livello ulteriormente migliore, perché è davvero al massimo. Noi cerchiamo sempre di estendere le materie di collaborazione; siamo già davvero a un livello di collaborazione e di amicizia al massimo dell’intensità. Questa è una caratteristica importante anche perché, come Paesi fondatori dell’Unione europea, avvertiamo insieme la responsabilità di incentivare e accrescere l’integrazione europea e di farla crescere perché la Casa europea si completi nella maniera più armonica e più efficace possibile. Anche per garantire all’Europa, nella comunità internazionale sempre più contrassegnata da grandi soggetti protagonisti, una voce autorevole, portatrice dei valori di democrazia, pace, tolleranza, della civiltà europea”. Poi in conferenza stampa ribadisce la necessità di “soluzioni nuove e coraggiose, non superficiali e approssimative” e che “Occorre uno sforzo, in cui nessuno ha la soluzione in tasca, nessuno deve dettare indicazioni agli altri, ma insieme cercarla velocemente, prima che sia impossibile governare in fenomeno”.
Roma, nuovo blitz interforze a Tor Bella Monaca
Continua l’attività di contrasto alla criminalità organizzata. Questa mattina si è svolto un nuovo blitz interforze nel quartiere romano di Tor Bella Monaca. Si tratta di un’importante attività di controllo interforze nel quartiere Tor Bella Monaca, così come deciso in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in Prefettura. Sono stati impiegati circa 300 uomini tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale di Roma Capitale e Vigili del Fuoco. Concorrono nei servizi l’Acea, l’Ama e il Servizio Giardini del Comune di Roma. L’operazione si è concentrata tra viale dell’Archeologia e le zone limitrofe note per lo spaccio di droga.
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Milano, detenuto evade dall’ospedale, guardia carceraria in coma
Un detenuto, Mordjane Nazim, è fuggito alle prime luci dell’alba di oggi, dall’ospedale San Paolo dove ieri era stato ricoverato per le ferite riportate dopo una lite nel carcere di San Vittore a Milano, dove era detenuto. Lo stava inseguendo nella sua fuga, ma una caduta rovinosa ha ridotto in coma l’agente di custodia Carmine De Rosa, 28 anni originario di Napoli. L’agente, cedendo, ha sbattuto la testa ed è finito in coma. Operato d’urgenza, le sue condizioni sono serie. Il quadro clinico, conseguente alla «caduta accidentale» ,«presentava frattura cranica, emorragia cerebrale, contusioni cerebrali, fratture vertebrali e contusioni polmonari» , riferisce il bollettino del San Carlo, dove poi il poliziotto è stato trasferito. Ora è ricoverato in rianimazione «in attesa di effettuare i successivi controlli radiologici per verificare l’evoluzione delle lesioni e del quadro clinico». Il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, lo ha definito un eroe perché “non ha tentennato un solo istante, a scapito della propria stessa vita, nel disperato tentativo di assicurare alla Giustizia un detenuto che stava evadendo. Un gesto per il quale suo fratello avrà il riconoscimento e gli onori che merita da parte dell’Amministrazione Penitenziaria. Un esempio altissimo di spirito di sacrificio che non è ovviamente richiesto ai poliziotti penitenziari nello svolgimento ordinario del loro lavoro, ma che dimostra ancora una volta la straordinaria dedizione degli appartenenti al Corpo che ogni giorno espletano un compito estremamente complesso, delicato e pericoloso per assicurare la sicurezza dei cittadini e affermare i principi di legalità e giustizia”.