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Il 13enne investito a Verona poteva essere salvato

Il 13enne investito a Verona poteva essere salvato se fosse stato soccorso in tempo

Il 13enne investito e ucciso a San Vito di Negrar, in provincia di Verona, poteva essere salvato. A dirlo sono stati i medici: “poteva essere salvato se fosse stato soccorso”. 

La vittima è Chris Obeng Abom, era di origini ghanesi, residente con la famiglia a Negrar. Il giovane è stato investito lo scorso lunedì lungo un rettilineo su via San Vito. Ieri pomeriggio, martedì primo agosto i carabinieri hanno fermato un 39enne del posto. Si tratta di operaio con piccoli precedenti fra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebrezza.

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I militari sono risaliti a lui grazie al sistema di videosorveglianza comunale e ai detriti dell’auto che sono stati trovati sull’asfalto dai militari. “Conosciamo la famiglia, la seguiamo anche come amministrazione”, spiega il sindaco Roberto Grison, riferendo che il ragazzino frequentava le scuole del paese, come i suoi due fratelli. “Una disattenzione alla guida può capitare – afferma il sindaco – ma fuggire dopo un incidente senza chiamare i soccorsi è un atto criminale”.

L’investitore è stato denunciato a piede libero per omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso.

Foto di ❄️♡💛♡❄️ Julita ❄️♡💛♡❄️ da Pixabay

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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