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Gli Ufo esistono? Ecco le ammissioni degli Usa

Gli Ufo esistono? Ecco le ammissioni degli Usa e le testimonianze degli avvistamenti

Il maggiore David Grusch, ex agente dell’intelligence dell’Areonautica Usa, nel corso della sua testimonianza davanti alla commissione di Controllo della Camera dei Rappresentanti Usa, ha ammesso che da tempo gli Usa nascondono informazione su oggetti volanti non identificati.

Il colonnello ha ammesso che due veterani dell’esercito hanno avvistato nei mesi scorsi “oggetti volanti non identificati” o meglio che hanno assistito a Uap, ovvero “fenomeni aerei non identificati”.

Nel corso dei miei compiti ufficiali fui informato di un programma che andava avanti da decenni per il recupero e lo studio di rottami di Uap, al quale mi fu negato l’accesso“, ha detto l’ex ufficiale, che ha aggiunto di come gli Usa siano a conoscenza di attività “non umane” a partire dagli anni ’30 del secolo scorso.

La dichiarazione più eclatante riguarda i resti di ufo. Ai deputati, Grusch ha ribadito di essere a conoscenza, “tramite informazioni ricevute da altri”, del fatto che gli Stati Uniti sono in possesso di “astronavi aliene” e hanno rinvenuto “resti biologici non umani” nelle aree in cui le astronavi si sono schiantate.

Oltre a Grusch hanno testimoniato anche due ex piloti della Marina, Ryan Graves e David Fravor. Graves ha detto: “Non sono eventi rari o isolati. I piloti militari e di aerei commerciali sono spesso testimoni di tali fenomeni. Mentre ci riuniamo qui, gli UAP sono nel nostro spazio aereo, ma sono gravemente sottostimati. Molti nel governo sanno più di quanto lasciano intendere, ma tengono nascoste informazioni cruciali. Dal 2021, tutti i video UAP sono classificati come segreti. Questo livello di segretezza non solo impedisce la nostra comprensione, ma alimenta speculazione e sfiducia”, ha spiegato.

Poi ha raccontato: “Durante una missione di addestramento nella Warning Area Whisky-72, dieci miglia al largo della costa di Virginia Beach, due Super Hornet F-18 hanno avvistato un UAP. L’oggetto, descritto come un cubo grigio scuro o nero all’interno di una sfera trasparente, è arrivato a meno di 50 piedi da uno degli aerei. Il comandante della missione ha interrotto immediatamente il volo ed è tornato alla base. Il nostro squadrone ha presentato un rapporto di sicurezza, ma non vi è stato alcun riconoscimento ufficiale dell’incidente e nessun ulteriore meccanismo per segnalare gli avvistamenti”.

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David Fravor ha risposto “sì” alla domanda: “Pensa che gli UAP rappresentino una potenziale minaccia per la nostra sicurezza nazionale?”, aggiungendo: “La tecnologia che abbiamo visto nei cieli è di gran lunga superiore a qualsiasi altra cosa esista oggi”. “Se si tratta di droni stranieri – ha chiarito Graves – è un problema urgente di sicurezza nazionale, se si tratta di altro, allora il problema è degli scienziati”. Nel migliore dei casi, ha tagliato corto, “gli oggetti non identificati sono un problema per la sicurezza dei voli”. 

Foto di Thor Deichmann da Pixabay

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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