Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 17 luglio in un click. La lettera di Marina Berlusconi e la cronaca di oggi
Questa nuova settimana di Luglio si apre con una nuova offensiva in Ucraina, mentre emergono ovità dal caso Leonardo La Russa. Dopo un mese dalla morte di Berlusconi parla la figlia Marina e si scaglia contro la magistratura.
Ucraina, bombardato un ponte in Crimea
La notte scora un forte attacco si è tenuto in Crimea. Una esplosione notturna ha visto nel mirino il Ponte di Crimea. Si tratterebbe di un’operazione speciale delle forze navali dell’esercito ucraino e del servizio di sicurezza di Kiev (Sbu). Secondo i media del Paese invaso, la struttura è stata attaccata con l’ausilio di droni di superficie. In precedenza il capo della Sbu, Vasyl Malyuk, aveva affermato che il ponte era un obiettivo perfettamente legittimo per l’Ucraina. Il Ponte di Crimea è “un’infrastruttura superflua”. È quanto ha dichiarato il portavoce dell’intelligence ucraina, Andriy Yusov, aggiungendo: “Ora il mondo intero vede molti chilometri di ingorghi e strutture del ponte distrutte. A causa dell’attacco la Russia dovrà affrontare i problemi logistici, visto che la penisola è utilizzata dai russi come un grande snodo logistico per spostare forze e fondi in profondità nel territorio dell’Ucraina”.
Leggi anche: TUNISI, RAGGIUNTO L’ACCORDO SUI MIGRANTI
Marina Berlusconi scrive una lettera aperta
Dopo un mese dalla morte del padre, Marina Berlusconi ha inviato una lettera aperta al Direttore de Il Giornale, in cui critica l’operato della magistratura e della stampa, che sta attaccando il padre anche dopo la sua morte. Dice in un passaggio: “”È una storia che vede una sia pur piccola parte della magistratura trasformarsi in casta intoccabile e soggetto politico, teso solo a infangare gli avversari, veri o presunti. È così che certi pubblici ministeri invertono totalmente il percorso che la ricerca della verità dovrebbe seguire. Partono da un teorema, per quanto strampalato, e a questo adattano la realtà dei fatti, anche stravolgendola, per dimostrare la fondatezza del teorema stesso. Che poi alla fine questo non trovi il minimo riscontro importa poco. Perché nel frattempo gli organi di informazione amici avranno diligentemente pubblicato le carte dell’accusa, anche quelle in teoria segrete, facendo di tutto per presentarne le ipotesi come fossero verità assolute. L’avviso di garanzia serve così solo a garantire che l’indagato venga subito messo alla gogna: seguiranno le canoniche intercettazioni, anche le più lontane dal tema dell’inchiesta. Ma tutto serve a costruire la condanna mediatica, quella che sta loro davvero a cuore, prima ancora che il teorema dell’accusa venga vagliato da un giudice terzo. Un meccanismo diabolico, questa tenaglia pm-giornalisti complici, che rovina la vita ai diretti interessati ma anche condiziona, e nel caso di mio padre si è visto quanto, la vita democratica del Paese, avvelena il clima, calpesta i più sacri principi costituzionali”.
Leonardo La Russa, parla il padre della ragazza che lo accusa
Il padre della ragazza che accusa Leonardo La Russa lancia un appello a Ignazio La Russa. Attraverso il Corriere della Sera, l’uomo dice: «Spero che la politica esca di scena e che si parli esclusivamente dei fatti e si ricostruisca la verità su cosa è successo». Poi aggiunge: «Non è interessante andare a coinvolgere politicamente la seconda carica dello Stato, ma ritengo che non dare spontaneamente la sim dimostri la volontà di nascondere qualcosa. Il papà di questo ragazzo in passato ha detto di essere favorevole all’abolizione dell’immunità parlamentare».