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Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 26 giugno in un click

Short news, dall’Italia e dal mondo: le notizie del 26 giugno in un click: ancora Russia, ma anche la cronaca italiana

La questione del mancato golpe in Russia continua a tenere banco in tutto il mondo, soprattutto perché non ne sono chiari i contorni. La cronaca italiana, invece, vede ancora protagonista la vicenda dell’incidente di Casal Palocco, in cui ha perso la vita il piccolo Manuel. Infine, le dichiarazioni shock della docente destituita dall’incarico per il numero alto di assenze.

Ancora poco chiari i contorni sul destino di Prigozhin

Ancora non è chiara la vicenda dell’avanzata di Prigozhin su Mosca. L’intelligence russa starebbe ancora indagando nei confronti del capo della Brigata Wagner. Inoltre, sembra che le accuse rivolte nei suoi confronti rimangono ancora valide. Se ciò fosse vero, si tratterebbe di un’altra contraddizione con l’amnistia promessa e annunciata per tutti i protagonisti della marcia su Mosca. La direttrice di RT Margarita Simonyan, per giustificare il compromesso raggiunto ha detto alla tv russa: «Prigozhin se ne andrà, ma il problema rimane» è il titolo di apertura del Moskovsky Komosmolets, giornale completamente allineato con il Cremlino, per altro l’unico che pubblica una immagine di Prigozhin, per quanto oscurata per metà dai vetri dell’auto che lo porta via da Rostov. Nel raccontare l’enormità di quel che sarebbe potuto accadere, con scenari da incubo che però sabato sembravano plausibili, si pone l’accento sul fatto che il compromesso raggiunto infine è da considerarsi accettabile. Ma al tempo stesso, colpisce leggere una velata critica alle autorità su una testata del genere. «La Russia ha mostrato la sua vulnerabilità al mondo intero e a sé stessa. Le persone al potere hanno dimenticato che le lettere P, che sta per privato, e M, che sta per militare, nella sigla PMC, sono incompatibili. Non sempre il monopolio è un bene, ma ce n’è uno che è sempre necessario, quello delle forze legali. Altrimenti, lo Stato può essere sottoposto a una minaccia».

Incidente Casal Palocco, le parole della madre del piccolo Manuel

Si è tenuta a Casal Palocco una fiaccolata in ricordo del piccolo Manuel, il bimbo di 5 anni morto in seguito all’incidente provocato da una sfida di Youtuber. La madre del piccolo ha affidato al parroco una proprio messaggio: «L’odio non è entrato nel mio cuore». Il parroco ha poi aggiunto: «la morte non ha vinto. Io ho avuto la grazia, l’onore e il privilegio di poter accompagnare Elena in questi giorni e quello che ho visto è che la disperazione non l’ha travolta, perché si è aperta all’amore di Dio». Alla fiaccolata di preghiera hanno preso parte anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparriil presidente del X Municipio Mario Falconi, che ha detto di volersi “costituire come parte civile” se ci sarà il rinvio a giudizio per Matteo Di Pietro, e il parroco antidroga di San Basilio, don Antonio Coluccia con dalla scorta.

Leggi anche: QUALE SARÀ IL DESTINO DELLA WAGNER? CHI SOSTITUIRÀ PRIGOZHIN?

Insegnate destituita: «Ricostruirò la verità ma ora sono al mare»

La professoressa di Chioggia destituita perché assente 20 anni su 24 ha detto che ricorrerà per far emergere la verità. A Repubblica l’ex docente ha detto: «Ricostruirò la verità ma ora sono al mare». «Non rispondo a domandine di giornalisti buttate qua e là che non renderebbero giustizia all’affermazione della Verità in merito alla mia vicenda, unica in senso assoluto. Sono disponibile, ovviamente, a trasmettere ai colleghi che me lo chiederanno atti e documenti utili», ha poi concluso. L’l’ispezione del Ministero aveva rilevato l’«assenza di criteri sostenibili nell’attribuire voti, la non chiarezza e confusione nelle spiegazioni, l’improvvisazione, la lettura pedissequa del libro di testo preso in prestito dall’alunno (non ne avrebbe mai portato uno con sé, ndr), l’assenza di filo logico nella sequenza delle lezioni, l’attribuzione di voti in modo estemporaneo ed umorale, la pessima modalità di organizzazione e predisposizione delle verifiche». La Cassazione, infine, ha sentenziato che la donna «È impreparata, non oggettiva»,

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

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