Home » Titan, ecco me è imploso il sottomarino

Titan, ecco me è imploso il sottomarino

Titan, ecco me è imploso il sottomarino di cui si sono perse le tracce domenica scorsa e su cui vi erano 5 passeggeri

A bordo del Titan, il sottomarino turistico, sono morte cinque persone: il 61enne Stockton Rush, patron di OceanGate, l’azienda proprietaria del Titan; il businessman britannico Hamish Harding (58 anni), avventuriero miliardario che detiene tre Guinness World Record, ritenuto uno degli specialisti della missione; l’esploratore francese e pilota di sommergibili Paul-Henri Nargeolet (77 anni); l’uomo d’affari pakistano Shahzada Dawood (48 anni) col figlio Suleman (19 anni).

«Sapevamo benissimo che sarebbe successo. E sapevamo tutte le difficoltà che ci sarebbero state», ha commentato l’oceanografo David Gallo, tra l’altro amico di Paul-Henri Nargeolet. Ma come è imploso il sottomarino? Secondo le informazioni che si hanno, il Titan è lungo 6,7 metri, largo 2,8 metri e alto 2,5 metri. È in grado di immergersi fino a 4.000 metri di profondità e può garantire un massimo di 96 ore di ossigeno e l’implosione sarebbe avvenuta a causa di un problema di pressione.

Leggi anche: SHORT NEWS, DALL’ITALIA E DAL MONDO: LE NOTIZIE DEL 23 GIUGNO IN UN CLICK

Non solo viaggi turistici, ma il Titan, come riporta Geopop.it, “si occupa anche di monitorare lo stato di corrosione del Titanic e di raccogliere materiale video per documentari, film e videogiochi grazie a telecamere in 4K montate all’esterno”.

Sulle cause dell’implosione, è sempre Geopoo.it a dare una spiegazione semplice e chiara:

“Stando alle prime ricostruzioni, sarebbero proprio pezzi del Titan arrivati qui dopo l’implosione del batiscafo. Le grandi pressioni degli abissi, infatti, lo avrebbero letteralmente “schiacciato”, dal momento che a 3500 metri di profondità – cioè dove si ritiene che sia avvenuto l’incidente – si parla di una pressione pari a 3500 tonnellate per metro quadrato”.

Fonte immagine: https://www.facebook.com/photo/?fbid=3460114167572481&set=gm.642819734423698&idorvanity=642819037757101

Amalia Vingione

Amalia Vingione è laureata in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e presso lo stesso Ateneo consegue la laurea specialistica in Filologia Moderna con indirizzo in Italianistica. Consegue un Master in Editoria e Comunicazione presso il Centro di Formazione Comunika di Roma. Attualmente lavora come Editor, Copywriter per diverse Case editrici e Giornali e si occupa di Comunicazione per enti e associazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto