Omicidio Carol Maltesi, l’assassino è stato condannato a 30 anni di carcere. Ridimensionati anche i risarcimenti
Davide Fontana, 44 enne bancario, processato per l’omicidio di Carol Maltesi, 26 anni, uccisa a martellate nella sua abitazione di Rescaldina (Milano) e poi fatta a pezzi è stato condannato a 30 anni di carcere. I giudici nel primo grado di giudizio hanno escluso l’aggravante della premeditazione, dei motivi abbietti e le sevizie.
L’accusa aveva chiesto l’ergastolo, per questo c’è delusione da parte della famiglia della vittima. “È una vergogna, mia nipote l’ergastolo lo ha avuto a vita, così come sua madre e il mio nipotino“, ha detto la zia di Carol Maltesi, Anna, al termine del processo presso il Tribunale di Busto Arsizio (Varese). “Lascio tutto nelle mani di Dio, è una vergogna – ha ribadito la donna – ci aspettavamo l’ergastolo, anche se a mia sorella non interessava, perché tanto niente le riporterà Carol“. “Con tutto quello che succede – ha concluso -, tra dieci anni sarà fuori e potrà rifarsi una vita, mia nipote di 26 anni non torna più“.
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Davide Fontana ha sempre dichiarato che l’atto di violenza era scaturito da un gioco erotico finito male in seguito al quale lui aveva perso il controllo. Per settimane, usando il cellulare della giovane, aveva risposto ai messaggi di parenti e amici, fingendosi lei.
Durante l’ultima udienza sono stati ridimensionati anche i risarcimenti: assegnati 180mila euro al figlio, 20mila al padre del bimbo e 100mila euro ai genitori.
