Trump fa causa al suo ex avvocato, chiesto un risarcimento record di 500 milioni di dollari per aver infangato la sua reputazione
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è al centro delle cronache per la vicenda giudiziaria legata al pagamento di una pronostar Daniels con i soldi della campagna elettorale e per altri 30 capi d’imputazione. Tra i testimoni chiave del processo contro l’ex presidente, c’è anche il suo ex avvocato.
Si tratta di Michael Cohen, all’epoca dei fatti avvocato personale di Trump, la cui testimonianza potrebbe essere decisiva per l’esito del processo. Infatti, davanti al Gran Giurì Cohen ha già ammesso di aver organizzato il pagamento a Daniels di 130mila dollari in cambio del suo silenzio su una relazione che ebbe con Trump nel 2006.
Trump, a sua volta, ha citato l’ex avvocato in un tribunale federale della Florida, accusandolo di aver diffuso falsità su di lui e afferma di aver subito importanti danni alla sua reputazione. Per questo motivo, Trump ha chiesto 500 milioni di dollari di risarcimento.
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“Tale condotta impropria, continua e crescente da parte di Cohen ha raggiunto un proverbiale crescendo e ha lasciato Trump senza altra alternativa che cercare un risarcimento legale”, hanno detto i legali dell’ex presidente.
Sul caso è intervenuto anche Lanny Davis, l’avvocato di Cohen, il quale ha detto: “Ancora una volta Trump usa il sistema giudiziario come forma di intimidazione nei confronti di Michael Cohen. Trump è terrorizzato dai suoi problemi legali e sta tentando di inviare un messaggio ad altri potenziali testimoni che stanno collaborando con i procuratori”.